Che Star Wars: L’ascesa di Skywalker dovesse essere un film profondamente differente da quello arrivato effettivamente nei cinema lo sappiamo bene. Il sospetto c’era già al tempo del divorzio fra la Lucasfilm e Colin Trevorrow, il regista inizialmente ingaggiato dalla compagnia per concludere la nuova trilogia di Guerre Stellari. Le conferme sono arrivate a margine del debutto di Star Wars: L’ascesa di Skywalker nei cinema, mano a mano che sono cominciati ad approdare online i dettagli sulla versione scartata dalla Lucasfilm, quella di Colin Trevorrow appunto, che doveva addirittura avere un nome differente da quello che abbiamo poi conosciuto: Duel of the Fates.

Ora però sono emersi alcuni particolari relativi a una scena girata da JJ Abrams per Star Wars: l’ascesa di Skywalker non inserita nel montaggio finale: quella della tortura a Chewbacca fatta da Kylo Ren dopo il rapimento dell’iconico Wookie. Tutto è stato reso possibile dall’arrivo nelle librerie finlandesi di “Roar!” – My Life as a Wookiee, il libro biografico di Joonas Suotamo, il nuovo Chewbacca che ha raccolto l’eredità di Peter Mayhew. La traduzione dalla lingua originale è stata fatta dal profilo Twitter The Adam driver Files.

 

Joonas descrive una scena di tortura che era stata girata ed era molto intensa e tosta per lui, anche dal punto di vista mentale perché Adam “si era spinto fino a diventare un vero mostro attraverso tutta la lavorazione [della scena], sia quando le macchine da presa erano accese sia quando erano spente”. Adam non parlava per niente durante le pause nonostante gli attori fossero amici. Joonas spiega che Adam era così convincente nella scena di tortura eliminata da essere davvero spaventato e da pensare che la scena fosse diventata troppo dark per il film

 

Star Wars: l’ascesa di Skywalker è uscito il 18 dicembre del 2019 nei cinema italiani. Trovate tute le informazioni sul film nella nostra scheda.

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