Manca poco all’arrivo nei cinema italiani di West Side Story, il nuovo film di Steven Spielberg (LEGGI LA NOSTRA RECENSIONE), che è stato già distribuito lo scorso fine settimana nelle sale americane. Nello stivale arriverà il prossimo 23 dicembre.

Ed è proprio in una chiacchierata fatta con una testata nazionale, il quotidiano La Repubblica, che Steven Spielberg ha ricordato il suo primo viaggio all’estero: quello per il tour stampa di Duel in Europa cominciato proprio in Italia.

Proviamo ancora con la macchina del tempo: cinquant’anni fa debuttava con Duel. Lo ha descritto come una specie di Davide contro Golia in autostrada; ha detto che se lo rifacesse oggi, sarebbe quasi un film muto.

Fu tutto merito della mia segretaria, Nona Tyson, che mi lasciò una copia di Playboy dicendomi che c’era un racconto di Richard Matheson che dovevo proprio leggere. Nei miei ricordi è legato anche all’Italia. Avevo 25 anni e non ero mai uscito dall’America. La Universal decise di distribuire Duel in Europa e fece iniziare il viaggio promozionale dall’Italia. Atterrato a Roma, mi portano all’hotel Hassler in cima alla scalinata di Trinità dei Monti. Dalla reception mi chiamano per dirmi che nella lobby c’è il Maestro che mi vuole vedere. Scendo e mi trovo davanti Federico Fellini, aveva visto Duel e voleva portarmi a fare un giro di Roma. Cosa mai avrebbe potuto diventare la mia vita, shakerata da tutte le parti, se il primo giorno in Europa avevo già incontrato un mio idolo?

Più avanti, nel corso della chiacchierata, Steven Spielberg spiega come e perché A.I. Intelligenza Artificiale sia un film in una certa maniera collegato proprio a West Side Story:

A proposito di idoli, sono anche vent’anni da A.I. Intelligenza Artificiale, tratto da un soggetto di Stanley Kubrick.

Un film che in qualche modo è connesso a West Side Story. Credo che quello che ci definisce come esseri umani sia l’abilità di vedere negli altri ciò che riconosciamo come vero in noi stessi. Questa capacità si chiama empatia. Puoi essere di carne e sangue, o di circuiti e silicone come il piccolo David, non importa. È un androide programmato per amare e farsi amare. Il potere dell’empatia è questo. Le tragedie, come per Tony e Maria, accadono quando decidiamo di chiudere tutte le comunicazioni. L’empatia invece costruisce ponti, per questo la considero essenziale.

Trovate tutte le informazioni sul film di Steven Spielberg nella nostra scheda.

Vi ricordiamo che West Side Story sarà nei cinema italiani a partire dal 23 dicembre con 20Th Century Studios / Disney.

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