Tutta la promozione di Black Adam è stata accompagnata dalle roboanti dichiarazioni di The Rock che, a cadenza regolare, annunciava dei drastici cambiamenti nella gerarchia di potere della DC Comics. Sappiamo tutti com’è andata: Black Adam si è rivelato un flop al botteghino tanto che si stimano perdite fino a 100 milioni di dollari per la Warner Bros (ECCO TUTTI I DETTAGLI). Report, questo, che è stato seccamente contestato da The Rock il quale ha affermato che il cinecomic sia, invece, un successo che ha generato profitti fra i 52 e i 72 milioni di dollari (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Finanza creativa delle major a parte, restano i fatti. Fatti che vedono una Warner Bros post-fusione con Discovery alle prese con un riassetto generale della pipeline produttiva dei progetti cinefumettistici che è stato affidato a James Gunn e Peter Safran, nominati alla guida dei neonati DC Studios. Un riassetto dal quale, almeno per il momento, è stato escluso il Black Adam di The Rock nonostante i sogni di grandezza di Dwayne Johnson che, come noto, puntava a dare vita a uno scontro cinematografico fra il suo personaggio e il Superman di Henry Cavill. Che è stato letteralmente licenziato dopo appena due mesi dal ritorno in scena nella ben nota scena post-crediti del lungometraggio DC Comics arrivato nelle sale a metà ottobre.

Il nuovo report che Variety dedica al dietro le quinte di quanto accaduto in casa Warner con Black Adam, parla di una situazione all’insegna di un profondo fastidio fra i vari dirigenti che sarebbero stati bypassati completamente da The Rock e i suoi soci in affari che hanno prefertito cercare d’interagire direttamente col CEO della neonata compagnia, David Zaslav. Johnson e compagnia avevano proposto al dirigente un piano pluriennale focalizzato su Black Adam, il ritorno dell’Uomo d’Acciaio di Henry Cavill e l’incontro di queste due proprietà intellettuali.

Nonostante queste discussioni siano avvenute – di fatto – mentre si era creato un autentico vuoto di potere interno alla DC Comics con Walter Hamada e Tony Emmerich che si stavano apprestando a lasciare la compagnia, la mossa avrebbe comunque generato malumori.

Malumori che si sono aggiunti – ancor prima che al tutt’altro che soddisfacente box-office di Black Adam – ad alcune scelte produttive e di marketing fatte da The Rock and co. La star, in vista della premiere di Black Adam (il cui budget di 195 milioni è stato incrementato di 40 milioni per le riprese aggiuntive), avrebbe obbligatoriamente richiesto l’installazione di un bar in cui servire il suo marchio di Tequila, la Teremana, nonostante si trattasse di una pellicola PG-13. Avrebbe inoltre insistito per ottenere un credito produttivo per DC League of Super-Pets facendo poi poco per la promozione del cartoon.

Secondo il ben noto analista Paul Dergarabedian, con Black Adam l’attore si sarebbe trovato alle prese con il ben noto paradosso del Comma 22:

Non puoi avere a che fare con dei budget modesti quando sono coinvolti talent di questo livello. I budget sono commisurati alle star coinvolte. Shazam è un successo perché i successi si basano sulla redditività.

Il cinecomic con Zachary Levi ha incassato, nel 2019, 366 milioni, 25 meno di Black Adam. Ma il cartellino del prezzo era decisamente inferiore: 100 milioni contro 235.

Un insider, sulle pagine di Variety, nota che “Le richieste di The Rock sono aumentate costantemente, ma non c’è stato alcun ritorno”.

Cosa ne pensate? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto!

FONTE: Variety

Classifiche consigliate