Originariamente il titolo del film dei ThePills, che uscirà il 21 Gennaio, era “Mezzogiorno meno un quarto”, ovvero l’ora alla quale si alzano. A partire da fine Ottobre il titolo è cambiato ed è diventato Sempre Meglio che Lavorare. Chi conosce i video del loro canale sa che il lavoro, visto come il nemico, è uno dei temi di cui si occupano di più e su cui preferiscono scherzare (assieme alla droga).
Ora, a giudicare dal titolo e dalla prima sinossi, sembra evidente che il film prenderà di petto quest’idea e alcune battute scambiate con noi sembrano confermarlo e contemporaneamente suggerire che il punto di vista non somiglierà a quello del cinema italiano.

Si può dire però che Sempre Meglio che Lavorare è un film sul lavoro?

MATTEO CORRADINI: No, perché poi alla fine non è vero. Cioè se per te quando i ThePills dicono: “Oh zio, sei andato a lavorare sei ‘n cojone” quello è parlare di lavoro allora sì parla di lavoro. Ma in realtà no, cioè non andiamo oltre questo

Come mai alla fine avete cambiato titolo allora?

LUIGI DI CAPUA: Perché ce l’ha suggerito la produzione e ci è sembrato più giusto. Un titolo così è più chiaro anche per chi non ci conosce. E benchè non sia un film sul lavoro ci gira intorno

È probabile però che a film uscito tutti diranno che siete i giovani che fanno il film sui giovani e il precariato. Io credo lo diranno anche se non sarà vero. Lo diranno comunque.

LDC: Guarda, tra le parole che non ci sono nel film di ThePills ci stanno…
LUCA VECCHI: “Fregna
MC: “Lazio” e “napoletani
LDC: E comunque soprattutto non c’è assolutamente la parola “precariato”

Cosa vi piacerebbe che uscisse sul film?

MC: Mi piacerebbe che fosse apprezzata l’onestà con cui sono trattati alcuni temi. Certo ce ne sono di molto mainstream, tipo il lavoro, ma l’abbiamo trattato in un modo così onesto e a carte scoperte che io mi chiedo: “Come fa uno a dire che è un film sul precariato”??
LDC: Quello che la gente spero percepisca è il fatto che è un film molto sincero. Se è un film brutto, per lo meno è sincero, non è “un’operazione” capisci?

La paura che hanno in molti è che sia un video da YouTube allungato…

MC: Beh i nostri video sono molto belli, se fosse così sarebbe molto bello. Ma magara! Invece non è così
LDC: La questione è che i video che mettiamo su YouTube hanno un linguaggio che ci piace, quindi fosse un video allungato io sarei contento. Quei video hanno in sé un linguaggio cinematografico, sono dei tentativi perlomeno interessanti. Non facciamo video tipo iPantellas, con tutto il rispetto per loro che sono i nuovi Ciprì e Maresco eh!

Ipotizziamo che il vostro film vada bene, secondo voi potrebbe cambiare qualcosa?

MC: Sì, siamo più ricchi

A parte per voi, può aprire lo porte a qualcuno come voi?

LC: Oh noi non se volemo mica fa portà via il lavoro! Non vogliamo liberare nessuno siamo i nuovi carcerieri!!
LDC: Oh se semo appena insediati!
MC: No davvero io non penso sia giusto che chi viene dal web faccia cinema, io credo che chi viene dal web e fa cinema deve meritarselo davvero tanto. Io sono il primo a cui se Sempre Meglio che Lavorare farà cacare dirà che è una merda e la gente dal web allora non deve fare film. Penso che se uno viene dalla cucina del MacDonald’s e vuole fare il film deve superare un gradino di credibilità. Fare il web di suo non ti dà credibilità per fare cinema

Se vi dovesse capitare di andare male al boxoffice ma benissimo con la pirateria e il gradimento sareste contenti?

MC: Ma magari zio!

Però così non fareste un secondo film probabilmente…

MC: A zi’ ma il mondo ha davvero bisogno di un secondo film di ThePills??
LDC: A me non me ne frega un cazzo di fare un secondo film di ThePills, a me frega di farne uno solo, mi importa che il film di ThePills stia nella categoria dei film che vengano ricordati
LV: Certo, a meno che il secondo non sia ambientato nel Giappone feudale…
MC: Per fare il secondo film dobbiamo guadagnare una credibilità cinematografica incredibile che al momento assolutamente non abbiamo
LDC: La mia vera paura è fare un film mediocre che non venga ricordato

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