Fonte: shortoftheweek

È un lavoro decisamente impressionante quello realizzato da Andrew S Allen, giovane regista indipendente che ha ideato e diretto il cortometraggio The Thomas Beale Cipher.
Mescolando rotoscoping, motion graphic e collage, e lavorando senza sosta per 18 mesi con l'aiuto di 15 persone, Allen ha dato vita a un suggestivo filmato di 11 minuti, che ha prevedibilmente attirato l'attenzione degli addetti ai lavori… e la nostra.

Come molti giovani filmaker alle prese per la prima volta con un progetto ambizioso, Allen si è trovato a dover decidere che destino scegliere per la alla propria opera, e per 8 mesi la ha fatta girare per numerosi festival importanti e non, raccogliendo sul proprio cammino svariati riconoscimenti.
Terminato questo lungo percorso arriva finalmente il momento di mettere il corto online, e qui nasce la domanda: avendo uno strumendo come internet a disposizione, ha ancora senso andare a caccia di premi compilando moduli e inviando decine di dvd nei festival in giro per il globo?

L'analisi che Allen compie sul proprio blog, che ogni settimana raccoglie i cortometraggi più interessanti raccolti sul web, è illuminante: in breve tempo, l'autore ha ottenuto più visite, consensi e proposte di lavoro che negli 8 mesi di visibilità ai festival. Il tutto gratis.
Non basta certo mettere il proprio corto online e aspettare che la gente lo guardi per avere successo, ma con la giusta autopromozione, un lavoro valido da proporre e un medium come Facebook, internet è evidentemente diventato una vetrina ideale per i giovani filmaker, e anche le case di produzione sono ormai attente a quello che passa per il web.


Senza voler negare il valore dei festival, il consiglio è: non abbiate paura di diffondere i vostri lavori!

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