Che House of Gucci abbia diviso la critica è cosa ormai nota: c’è chi lo ha apprezzato e chi lo ha detestato. Ma tra quelli che non hanno amato il film di Ridley Scott ora emerge anche Tom Ford, regista a sua volta di film come A Single Man e Animali Notturni ma soprattutto stilista coinvolto in prima persona nelle vicende del marchio Gucci. Fu infatti lui a essere chiamato per dare una svolta alla casa di moda e trasportarla, con successo, nel ventesimo secolo.

In un lungo articolo pubblicato su Airmail, Ford ammette di essere rimasto interdetto dalla pellicola con Lady Gaga incentrata sull’omicidio di Maurizio Gucci:

L’ambiziosa, scintillante e splendidamente girata fiaba in costume di avidità e omicidio, è incredibile per il gran numero di stelle coinvolte. Il film rivaleggia con la soap opera serale Dynasty quanto a sottigliezza, ma lo fa con un budget decisamente più alto. Diretto da un regista magistrale come Ridley Scott e con protagonisti Lady Gaga, Adam Driver, Al Pacino, Jeremy Irons, Jared Leto e Salma Hayek, il film è… Beh, non sono ancora proprio sicuro di cosa sia, ma in qualche modo mi sono sentito come se fossi sopravvissuto a un uragano quando sono uscito dal cinema. Era una farsa o una avvincente storia sull’avidità? Ho riso spesso ad alta voce, ma era previsto che lo facessi?

Lo stilista e regista, in particolare, se la prende con l’interpretazione di Jared Leto:

A volte, quando Al Pacino nei panni di Aldo Gucci, e Jared Leto in quelli del figlio Paolo Gucci, erano sullo schermo, ero indeciso se stessi invece vedendo una parodia del Saturday Night Live di questa storia. […] La bravura di Jared Leto come attore viene letteralmente sotterrata dai trucchi prostetici in lattice. Entrambi gli attori hanno avuto la licenza di fare i gigioni. Devono essersi davvero divertiti. Paolo, che ho incontrato diverse volte, era effettivamente eccentrico e fece alcune cose stravaganti, ma il suo comportamento non era assolutamente paragonabile al folle e apparentemente ritardato personaggio interpretato così da Jared Leto.

A causa del livello e della fama del cast, la sceneggiatura viene piegata al servizio degli attori. L’impressione è che alcuni ruoli siano stati ampliati unicamente per attirare e soddisfare queste star. Mano a mano che il tempo scorre, gli spettatori vengono sottoposti a scene inutili e a volte confuse che sembrano esistere unicamente per permettere ai protagonisti di “recitare”.

Ford compare nel film, interpretato da Reeve Carney. Lo stilista sottolinea come la sua comparsa sia stata inserita in maniera inaccurata, a livello di tempistiche:

Maurizio era stato estromesso dalla compagnia quando io venni coinvolto come direttore creativo di Gucci e proposi la mia prima collezione di successo. E posso assicurarvi che non mi ha mai fatto i complimenti che vedete nel film, dopo quella sfilata. I film tendono a diventare veritieri, negli occhi degli spettatori. Finiscono per diventare una realtà alternativa che cancella la vera realtà.

Vedere House of Gucci mi ha rattristato per diversi giorni. Una reazione che penso che abbiano avuto solo coloro che conoscevano i protagonisti e che hanno vissuto quei fatti. È stata dura per me vedere l’umorismo camp in qualcosa di così tragico. In realtà non c’era nulla di camp. Certo, alcune cose erano assurde, ma in definitiva fu una tragedia.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

House of Gucci è uscito il 24 novembre negli USA e arriverà il 15 dicembre in Italia.

Maggiori informazioni sul film nella nostra scheda.

 

Fonte: Airmail / Indiewire

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