Nel 1992 Geena Davis, Lori Petty, Madonna e Tom Hanks erano i nomi di punta del cast di Ragazze vincenti (A League of Their Own), pellicola diretta da Penny Marshall che raccontava, in maniera ovviamente romanzata, gli inizi della All-American Girls Professional Baseball League, il campionato di baseball femminile che è stato giocato dal 1943 al 1954. La All-American Girls Professional Baseball League nacque durante la seconda guerra mondiale quando i giocatori di baseball di sesso maschile non erano disponibile perché gli uomini americani erano impegnati al fronte nella Seconda Guerra Mondiale.

In Ragazze vincenti, Tom Hanks interpretava James “Jimmy” Dugan, un ex stella del baseball ormai spiantata, fra acciacchi fisici, una particolare dedizione all’assunzione di alcolici e una mal celata diffidenza sul fatto che le donne potessero davvero riuscire nella disciplina sportiva in questione.

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Tom Hanks e Geena Davis in Ragazze vincenti

Ragazze vincenti e il ruolo avuto dal film nella carriera di Tom Hanks

La star ha svelato in un’intervista col New York Times che questo lungometraggio, diretto fra l’altro dalla regista con cui aveva già lavorato in Big (1988), ha avuto un ruolo fondamentale nella sua carriera.

Ecco cos’ha detto:

Sai, non ero un esordiente che proveniva da un qualche recente successo professionale. Facevo film già da diverso tempo fino a che sono arrivato al punto di avere abbastanza opportunità ed esperienze da comprendere che non dovevo dire di sì a ogni singola cosa solo perché mi stavano offrendo un ingaggio. Per un po’ è stato così. “Cosa potrei fare al posto di questo? Dovrei aspettare che il telefono squilli? Ecco, sta squillando! Ho detto di sì!”. Sono stato fortunato perché il senso del mio sé e la mia sete artistica sono cresciuti allo stesso tempo. Ero già stato il protagonista di un adeguato numero di ruoli romantici e avevo accumulato così tanta esperienza in materia di compromessi da essere arrivato a poter dire “Neanche leggerò più queste sceneggiature”. Mi trattenevo per qualcosa che rappresentasse maggiormente l’artista che volevo essere. Quando Penny Marshall venne da me per presentarmi Ragazze vincenti le dissi “Penny, questa cosa è scritta per un tizio che è più grande di me. Questo personaggio è un fallito sopra i 40”. E lei risposte “È esattamente per questa ragione che voglio te nella parte. Perché questo ragazzone sarebbe dovuto essere un grande fino ai 40 ma non è andata così”. A quel punto capì anche io. Prima di quella volta, nessun regista era venuto da me dicendomi qualcosa tipo “Trova una ragione per cui ti ritrovi ad avere 36 anni, senza un dollaro e alla guida di una squadra femminile di baseball”. Da quel momento, cominciai a cercare più ruoli come questo.

Vi ricordiamo che ad agosto arriverà in streaming su Prime Video la serie TV di Ragazze vincenti (GUARDA IL TEASER).

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Fonte: The New York Times

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