Non c'è una classifica dei migliori… senza una dei peggiori.

Nel caso della classifica dei peggiori film del 2013 c'è poco da dire: come sempre molti probabilmente non li avete sentiti perchè giustamente sono usciti un giorno in una sala, cionondimeno noi li abbiamo visti e (purtroppo) solo in pochi casi ne abbiamo potuto ridere. I peggiori non riescono nemmeno ad essere involontariamente ridicoli.

Molti sono italiani, come ogni anno, e non perchè il nostro cinema sia peggiore di altri ma perchè il materiale peggiore degli altri paesi, quello proprio infimo, giustamente non ci arriva. Ognuno sopporta il proprio.

Non troverete i film di Natale o le commedie più stupide tra le note perchè, ci crediate o meno, c’è di molto molto peggio.


 

10. Aspirante Vedovo

Chi ha ipotizzato che realmente Massimo Venier, Lucian Littizetto e Fabio De Luigi potessero rifarsi a Dino Risi, Franca Valeri e Alberto Sordi? Non ci sono mostri intoccabili, sia chiaro, ma il tentativo è davvero senza senso!

9. L'intrepido

Poche cose sono peggiori di un film così sbagliato, presuntuoso e arrogante.

 8. Universitari

Ammettiamolo, il brutto cinema di Moccia si può tollerare. E’ brutto ma c’è di peggio. Tuttavia quando pretende di rappresentare gli universitari nella maniera meno plausibile del mondo e facendo questo di assolvere se stesso, diventa semplicemente inaccettabile.

7. Una piccola impresa meridionale

Basilicata Coast to Coast funzionava. Questa è una vera accozzaglia presuntuosa in cui niente va per il verso giusto e la noia regna in ogni momento. Una commedia che non fa mai ridere.

6. Roma criminale

Riportare il poliziottesco in Italia. Ci hanno provato in tanti, hanno fallito tutti, ma almeno gli altri erano registi, cioè sapevano organizzare un film. Avevano le basi della grammatica filmica, delle inquadrature e della messa in scena. Non dico tanto ma LE BASI!

5. Il commissario Torrente

E’ il cinepanettone spagnolo. Nè più nè meno. Umorismo basso e scatologico che sostanzialmente non fa ridere, attenzione allo schifo e un’ossessione inspiegabile per le tette rifatte. Fosse meno conciliatorio poteva almeno essere una cosa di protesta, un atto di sfregio. Invece manco quello. Si finisce ad essere bacchettoni guardandolo. Perchè non c’è niente di male nel nudo o nella volgarità, spesso sono fantastici, ma è proprio l’approccio viscido, lo sguardo eccitato da barbone ubriaco che fa sentire sporchi.

4. Fuga di Cervelli

Le peggiori battute, recitate malissimo in una cornice da quattro soldi (attenzione non povera: da quattro soldi) senza la minima capacità narrativa. E’ l’esordio peggiore dell’anno, il meno necessario e più presuntuoso. Tuttavia ha incassato. Tremate.

3. MultipleX

Dovrebbe essere un agghiacciante horror ma in realtà non riesce a rappresentare nulla e nessuno, solo rimettere in scena il noto (personaggi, situazioni e dialoghi che sembrano copia incollare quelli usati nelle fiction) senza conoscere cosa convinca al cinema e cosa suoni falso. Ha gli stessi difetti dei film fatti alle medie.

2. 11 settembre 1683

La cosa peggiore di tutte non può che essere la congiunzione tra l’incapacità di mettere insieme un film e l’ideologia xenofoba mascherata da polpettone storico con la giustificazione didattica. Il cinema come macchina che insegna nozioni precise, come sfoggio di documentazione, il regista come maestro delle elementari. Mai più!

1. La moglie del poliziotto

E’ una tortura. Anche per chi i film li vede per lavoro, per chi si interessa non solo alla storia ma anche a mille minuzie ed è pagato per farlo. Una tortura in 60 lunghissimi capitoli (sic!), uno più banale e inutile dell’altro.