L’embargo è caduto, e quando ormai mancano pochi giorni all’uscita di Transformers: il risveglio (in Italia debutterà domani 7 giugno), sono arrivate finalmente online le recensioni della stampa internazionale.

Il franchise di Transformers non è mai stato particolarmente apprezzato dalla critica: i cinque film di Michael Bay sono stati progressivamente distrutti dalle recensioni, ma questo non ha impedito loro di incassare centinaia di milioni di dollari e trovare un pubblico di appassionati. L’unico film apprezzato dalla critica è stato Bumblebee, che su RottenTomatoes vanta il 91% di recensioni positive e un voto medio che sfiora il 7/10.

Sembra che Transformers: il risveglio sia destinato a piazzarsi tra quest’ultimo film e la saga di Michael Bay, proprio come già accade nella sua posizione sulla timeline. L’accoglienza della critica, almeno per questa prima ondata di recensioni, sembra tiepida: alcuni hanno apprezzato la leggerezza e la spettacolarità del film, altri lo hanno trovato privo di personalità e formulaico.

Vi proponiamo alcuni estratti:

DeadlineTransformers: il risveglio mostra i soliti tratti dell’universo dei Transformers, con una trama più rigida dell’esoscheletro metallico di Optimus Prime. La stampella narrativa dell’invincibilità sembra saldamente saldata ai nostri eroi robotici, che avrebbero potuto essere ripensati in modo più equilibrato in questo settimo film della saga. Certo, ci sono le solite emozioni, ma la serie ha bisogno di un tocco di innovazione Autobot per trasformarsi ed elevarsi a nuove vette cinematografiche.

The Film Verdict – Potrebbe sembrare una lode poco entusiasta, ma questo reboot trova più divertimento (e coerenza visiva) nei robot giocattolo rispetto ai cinque sforzi precedenti diretti da Michael Bay.

IO9 – Quando si torna nel mondo dei robot in incognito, l’asticella viene puntata su “per favore non essere brutto”. Siamo felici di riferire che Transformers: il risveglio non è brutto. Effettivamente è piuttosto divertente, soprattutto per essere un film dei Transformers.

Variety – Diversi personaggi chiave in Transformers: il risveglio finiscono per dover affrontare la morte, trasformando il film in una favola di lealtà e sacrificio. Non parliamo di Rutger Hauer che muore sotto la pioggia in Blade Runner, ma è comunque un raro film dei Transformers che trasforma i suoi personaggi di metallo pesante in figure emotive.

The Hollywood Reporter – Per quanto riguarda la trama, beh, è decisamente meno interessante anche se cinque, contateli, cinque sceneggiatori hanno lavorato sodo per infondere negli eventi emozioni umane genuine.

IndieWire – La parte più tragica di quest’intera debacle è rendersi conto che Hasbro ha visto questo film come l’opportunità di introdurre ambizioni narrative più ampie.

Consequence – Il nuovo film dei Transformers è un autentico blockbuster estivo divertente, con il punto forte di Pete Davidson nel ruolo di Mirage. Sottolineare una performance vocale come la migliore qualità di un film potrebbe sembrare una critica non entusiastica, ma non è questo il caso. Invece, è un’apprezzamento di quanto il lavoro di Davidson valorizzi Transformers: il risveglio come produzione, mentre questi film continuano a distanziarsi dall’atmosfera super seria di Bay a favore di un nuovo approccio più leggero.

TheWrap – Mentre i film di Bay erano un disastro incoerente che richiedeva una notevole dose di antidolorifici per le emicranie, Caple Jr. riesce effettivamente a realizzare qualcosa di articolato ed emozionante con Transformers: il risveglio, grazie in gran parte a Fishback e Ramos, e a un finale abbastanza spiritoso che suggerisce un universo più ampio.

IGN – Transformers: Rise of the Beasts dimostra che la serie di Transformers sta accelerando nella giusta direzione, offrendo solide scene d’azione degli Autobot e un cast vocale valido dietro ai famosi robot.

Screen – Il regista Steven Caple Jr., noto per Creed II, porta un po’ di giocosità ed emozione alla serie, ma purtroppo l’azione confusionaria e il tono eccessivamente serioso permangono.

The Guardian – Ogni traccia di personalità è stata cancellata da una serie che un tempo poteva vantare almeno la consolazione di essere bizzarra nella sua bruttezza. Anche i film sugli ammassi possenti e antropomorfi di rottami spaziali richiedono qualche forma di tocco umano.

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