Jane Fonda e Robert Redford riceveranno questa sera il Leone d’oro alla carriera, evento seguito dalla proiezione in anteprima del film Le nostre anime di notte, in arrivo su Netflix il 29 settembre.

La conferenza stampa, ricca di momenti divertenti, ha dato spazio alla personalità spumeggiante dell’iconica attrice, senza però tralaciare momenti dedicati a tematiche serie e di grande attualità.

Redford, coinvolto anche come produttore, ha spiegato che è stato particolarmente interessato al progetto perché si rivolgeva a un target non più giovane, spesso dimenticato o messo in secondo piano dagli studios, e sognava di poter di nuovo collaborare con la collega:

Volevo a tutti i costi fare un film con Jane prima di morire e pensavo che questo film fosse assolutamente perfetto per lo scopo.

Le motivazioni della Fonda erano piuttosto simili:

Volevo girare questo film perché non avevamo lavorato insieme dai tempi di A piedi nudi nel parco, quindi circa 47 anni fa. In quel periodo il Sundance Institute era solo nelle sue fasi iniziali. Voglio bene a Robert e lo ammiro come attore, regista e produttore, e credo che abbia un grande impatto nel cinema americano e internazionale. E poi volevo ancora innamorarmi di lui! Senza dimenticare che il film parla di speranza e del fatto che se si è coraggiosi e si ha fiducia si può diventare ciò che si dovrebbe anche se sono passati gli anni e non è accaduto in precedenza.

Il creatore del Sundance, parlando del suo progetto, ha spiegato:

Penso che il successo vada utilizzato per creare delle opportunità rivolte ad altri artisti e ai filmmaker che, essendo voci indipendenti, non hanno avuto le mie stesse chance, creando quindi un meccanismo, che ha preso il via con il lab e si è poi evoluto nel Sundance Film Festival, che permetta di sviluppare le proprie capacità e dare l’occasione di creare opere, proprio come accaduto al nostro regista Ritesh Batra.

Jane Fonda ha quindi rivelato che il regista ha tagliato la scena di sesso:  “Ma io vivo per poter avere sequenze di sesso con Robert!”. L’attrice è infatti assolutamente favorevole al mostrare senza filtri la quotidianità delle donne, a ogni età:

So cosa vuole il mio corpo e non si ha più paura nel chiedere ciò che si desidera. Nel film non vediamo sesso – dannazione! – ma credo sia fantastico che i due protagonisti vogliano avere un rapporto sessuale e approfondire il proprio legame anche sotto quel punto di vista. In Grace & Frankie ho già avuto tre amanti e sono così felice di dare un volto dal punto di vista culturale alle persone anzione, grazie Netflix.

Ritornando a parlare di Redford, la Fonda ha ricordato:

Ci siamo incontrati per la prima volta alla Paramount e stavamo camminando per degli studi e tutte le segretarie impazzivano quando lo vedevano passare, portandomi quindi a pensare che sarebbe diventato una grandissima star, è stato bello poter lavorare con lui in quella fase.

Redford ha replicato:

Non è mai cambiato nulla. Ma voglio sottolineare che quando siamo giovani non si pensa mai a quando si invecchierà, ma a livello personale è difficile perché ero atletico e mi muovevo come e quando volevo, e a un certo punto devi stare attento ed è difficile, devi rinunciare a certe cose a cui non pensavi, ti creano dei limiti.

Nel film si dà spazio anche al difficile rapporto tra genitori e figli e la protagonista ha chiarito:

Non sempre si è il genitore che si vorrebbe essere, ma se hai l’opportunità di avere una seconda chance con il proprio figlio allora questo supera sicuramente l’amore per un uomo. Quando muori l’importante è sapere se i propri figli, i propri amici ti amano e se si è compiuto tutto quello che si sarebbe potuto fare, quindi Addie ha colto l’occasione di essere una madre e una nonna e cerca di recuperare il rapporto con i propri figli

Robert ha invece concluso:

Siamo tutti stati figli e ci vuole un po’ per diventare genitori e accettare le proprie responsabilità, dare amore, tante altre cose e poi lasciarli andare. Una certa tensione e si rendono conto che devono pensare ai propri figli solo quando potrebbe essere troppo tardi.

 

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