Come promesso dalla dirigenza di HBO Max, la piattaforma streaming di WarnerMedia, Via col Vento, l’immortale capolavoro del 1939 diretto da Victor Fleming interpretato da Vivien Leigh, Leslie Howard, Olivia de Havilland e Clark Gable, è tornato disponibile con un disclaimer che aiuta a contestualizzare meglio la “problematicità” del film.

Variety spiega che Via col Vento è preceduto da due video, il primo a cura di Jacqueline Stewart, professore di cinema presso l’Università di Chicago e conduttore di “Silent Sunday Nights”su Turner Classic Movies, in cui viene motivato perché “questo epico dramma del 1939 dovrebbe essere visto nella sua forma originale, contestualizzato e discusso”. Il secondo è una registrazione di un’ora del panel “The Complicated Legacy of ‘Gone With the Wind” effettuata al TCM Classic Film Festival nell’aprile del 2019, moderato dall’autore e storico Donald Bogle.

Nel segmento di Jacqueline Stewart viene ricordato come Via col Vento sia “uno dei film più popolari di tutti i tempi. Un film che è stato da sempre al centro di proteste, fin dal giorno in cui venne annunciata la sua produzione. Il produttore David O. Selznick era perfettamente consapevole che il pubblico dei neri era profondamente preoccupato da come il film trattava il tema della schiavitù e il trattamento dei neri”.

La studiosa prosegue spiegando che “Via col Vento presenta il Sud degli Stati Uniti alla vigilia della Guerra Civile come un mondo fatto di eleganza e bellezza senza prendere atto della brutalità del sistema della schiavitù su cui quella realtà si basava”.

Fin dal principio, nonostante l’ondata di “malcontento popolare” dovuta anche a come certi media hanno cavalcato la notizia proponendola come un caso di censura, HBO Max aveva puntualizzato che la rimozione della pellicola dal catalogo della piattaforma era una soluzione momentanea.

Qualche giorno fa, una responsabile della compagnia aveva così spiegato la relativa lentezza nel riportare online il lungometraggio:

Siamo lenti nel riportarlo perché ci vuole estrema attenzione e si tratta dell’unica risposta sensata. Verrà riproposto, ma con una spiegazione del contesto e del framing culturale. Nessuno vuole rimuovere contenuti del genere – ce ne stanno diversi – che hanno elementi che rientrano nell’ambito dell’insensibilità razziale. E riteniamo che debbano essere inquadrati adeguatamente nel discorso attuale.

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