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Di recente, ospite dall’Happy Sad Confused Podcast, Viggo Mortensen ha invece parlato di un ruolo decisamente iconico che venne inizialmente proposto anche a lui. La storia di un rifiuto, quello del ruolo di Wolverine, che ha poi portato a un altra intuizione di casting decisamente appropriata (nonostante le critiche iniziali per la scarsa somiglianza fra attore e personaggio) dando inizio, col primo X-Men, a un legame che ha tenuto collegati Hugh Jackman e il popolare mutante per quasi 20 anni.
Viggo Mortensen racconta di aver provato un certo disagio all’idea di legarsi, potenzialmente, così a lungo con un personaggio. Inoltre suo figlio, che lo aveva accompagnato al meeting con il regista e la produzione, non gradì più di tanto la rappresentazione di Wolverine fatta da Bryan Singer:
La questione che, al tempo, m’infastidiva di più era il pensiero di impegnarmi a recitare lo stesso personaggio ancora e ancora in un film sostanzialmente senza fine. M’innervosiva molto. Poi c’erano alcuni aspetti che, per quanto avessero condiviso con me un sacco di dettagli… Al meeting con me c’era anche mio figlio Henry, come portafortuna e guida. Nel retro del mio cervello pensai anche che poteva imparare qualcosa, d’altronde gli avevo fatto leggere lo script e fu lui a dirmi ”È sbagliato, il personaggio non è così”.
Cosa ne pensate di questo aneddoto raccontato da Viggo Mortensen in merito a Wolverine? Ditecelo nei commenti!
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