David Fincher ha un’agenda molto piena. Come spesso accade, anche grandi nomi trascorrono molto tempo su progetti che – per ragioni produttive o indisponibilità di vari addetti ai lavori – finiscono per essere rimandati, congelati o definitivamente accantonati. Proprio il regista, in una delle sue ultime interviste, ha voluto spiegare come mai il progetto del sequel di World War Z stia richiedendo tempi lunghi di sviluppo.

Da quanto affermato da Fincher, la volontà di procedere indubbiamente c’è. Ciò che occorre, tuttavia, è che quantità e qualità del materiale partorito siano all’altezza di un progetto ambizioso.

Come spiegato dal regista:

Ho lavorato su uno show per la HBO che non ha mai visto la luce, il tutto mentre contemporaneamente lavoravo a Mindhunter. È un anno, poi, che lavoro con Dennis Kelly su World War Z 2… speriamo tutti di mettere insieme del materiale sufficiente che possa essere una ragione per fare un film, e non una scusa per farne uno.

Il sequel di World War Z, al momento, non ha una data di uscita ufficiale. A oggi, non rimane che attendere altre informazioni sul suo lungo e complesso processo di sviluppo.

Fincher non dirige un lungometraggio da Gone Girl (2014). Se World War Z 2 entrerà definitivamente in produzione, sarà il secondo sequel al quale il regista lavorerà dopo Alien 3. Sarà invece la quarta volta che lavorerà con Pitt dopo Se7enFight Club e Il Curioso Caso di Benjamin Button.

Nonostante i numerosi problemi di produzione, World War Z ha ottenuto 540 milioni di dollari in tutto il mondo ed è ritenuto un buon successo (ne costò 190). Il secondo film verrà prodotto da Pitt e Dede Gardner della Plan B, Jeremy Kleiner, Ian Bryce e David Ellison della Skydance.

Fonte: Collider

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