“Sto lavorando a una cosa, ma vedremo” aveva commentato il regista. “Sto pensando a una sorta di rivisitazione, a una rivisitazione davvero fedele del mito arturiano. Vedremo, magari prima o poi riuscirò a farlo“.
In una recente intervista con il podcast di IMDb Movies That Changed My Life, Snyder ha parlato ulteriormente del progetto chiarendo indirettamente che “fedele” si adatterà a tutto tranne che all’ambientazione:
Sto lavorando a una rivisitazione della leggenda arturiana ambientata in America Occidentale. Ho pensato di sfruttare la leggenda arturiana, che appartiene a un altro popolo, visto che non sono inglese… ma adoro quella storia, perciò ho pensato: “E se la ambientassi in America facendola aderire alla sua mitologia?“.
L’ultimo tentativo di portare sul grande schermo la storia di Artù Pendragon è stato quello di Guy Ritchie, con King Arthur: Il Potere della Spada, che ha raggiunto risultati pessimi al botteghino, pur registrando dati più che positivi nelle vendite in DVD e Blu-ray.
Al cinema, il film ha incassato meno di 40 milioni di dollari al botteghino americano e appena 109 nel resto del mondo, a fronte di un budget di produzione di 175 milioni di dollari (ai quali vanno aggiunte ingenti spese di marketing).
Zack Snyder aveva già fatto una strizzata d’occhio a Re Artù in una scena di Batman V Superman: Dawn of Justice, quella dell’assassinio dei genitori di Bruce, in cui sull’insegna di un cinema vediamo un film molto preciso in programmazione: Excalibur, il fantasy d John Boorman.
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