Qualche mese fa, durante un’intervista con i Minutemen in occasione della promozione della Snyder Cut di Justice League, Zack Snyder aveva svelato di esser al lavoro su un nuovo adattamento “fedele” della storia di Re Artù.

Sto lavorando a una cosa, ma vedremo” aveva commentato il regista. “Sto pensando a una sorta di rivisitazione, a una rivisitazione davvero fedele del mito arturiano. Vedremo, magari prima o poi riuscirò a farlo“.

In una recente intervista con il podcast di IMDb Movies That Changed My Life, Snyder ha parlato ulteriormente del progetto chiarendo indirettamente che “fedele” si adatterà a tutto tranne che all’ambientazione:

Sto lavorando a una rivisitazione della leggenda arturiana ambientata in America Occidentale. Ho pensato di sfruttare la leggenda arturiana, che appartiene a un altro popolo, visto che non sono inglese… ma adoro quella storia, perciò ho pensato: “E se la ambientassi in America facendola aderire alla sua mitologia?“.

L’ultimo tentativo di portare sul grande schermo la storia di Artù Pendragon è stato quello di Guy Ritchie, con King Arthur: Il Potere della Spada, che ha raggiunto risultati pessimi al botteghino, pur registrando dati più che positivi nelle vendite in DVD e Blu-ray.

Al cinema, il film ha incassato meno di 40 milioni di dollari al botteghino americano e appena 109 nel resto del mondo, a fronte di un budget di produzione di 175 milioni di dollari (ai quali vanno aggiunte ingenti spese di marketing).

Zack Snyder aveva già fatto una strizzata d’occhio a Re Artù in una scena di Batman V Superman: Dawn of Justice, quella dell’assassinio dei genitori di Bruce, in cui sull’insegna di un cinema vediamo un film molto preciso in programmazione: Excalibur, il fantasy d John Boorman.

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