È in una cover story pubblicata su GQ questo mese che Zendaya confessa di aver rifiutato molte parti dall’uscita della prima stagione di Euphoria. Questo perché tutti i ruoli che le venivano offerti erano quelli di donne il cui scopo era unicamente in funzione del ruolo del protagonista maschile:

Non che fossero brutte sceneggiature o cose del genere. Ma l’impressione che avevo è che la maggior parte delle parti femminili fossero semplicemente uguali: avrei potuto interpretarli tutti come se fossero la stessa persona e non avrebbe avuto alcuna importanza. Il modo migliore per descriverli è che solitamente erano donne il cui unico scopo era quello di aiutare il protagonista maschile a ottenere ciò che voleva, fare ciò che doveva fare. Non erano personaggi con una vera e propria evoluzione. E solitamente sembravano decisamente mono-dimensionali, non avevano sfaccettature, sembravano tutte la stessa persona, in continuazione. Sarebbe stato utile partecipare a quei progetti, ma sarebbero state esperienze che non mi avrebbero aiutato a crescere.

L’intervista è incentrata principalmente su Malcom & Marie, film sviluppato da Sam Levinson e dalla stessa Zendaya durante la pandemia, nell’impossibilità di lavorare alla seconda stagione di Euphoria:

Ero sdraiata nel giardino del retro di casa mia, perché non mi erano ancora arrivati i mobili per esterni, e parlavo con Sam, che mi ha proposto “qualcosa di simile a un film horror nel quale sei impazzita perché credi ancora di essere K.C. Agente Segreto? Potresti aggirarti per casa pensando di essere ancora un’attrice di Disney Channel, e le persone che ti circondano cercano di farti capire che non sei più K.C.”. […] L’ho lasciato continuare nel suo processo creativo! […] “E se togliessi tutto quanto? Nessunt trucchetto, nulla di nulla. Cosa sarebbe? Se fosse semplicemente la storia di una relazione? Se fossero soltanto due persone, una arrabbiata con l’altra perché non l’ha ringraziata per qualcosa, e si trovano in un luogo soltanto? Ed è tutto qui?”

Quest’ultima idea si è evoluta nella sceneggiatura di Malcom & Marie, film girato in bianco e nero incentrato su un uomo e una donna (John David Washington e Zendaya) chiusi in una splendida casa mentre cercano di esorcizzare i fantasmi della loro relazione. Una sceneggiatura che ha entusiasmato l’attrice perché “offriva qualcosa di più che non fosse semplicemente l’essere una fidanzata o l’accessorio nella storia di qualcun altro.”

Prodotto da Netflix e in uscita il 5 febbraio, il film è ambientato in un’unica location (una gigantesca casa a Los Angeles) durante una serata che dovrebbe essere celebrativa e invece diventa un unico, lungo litigio. Malcom (Washington) è un giovane e promettente regista che la sera della premiere del suo film ringrazia tutti i suoi collaboratori, i suoi agenti, i suoi attori e si dimentica di ringraziare la sua fidanzata Marie (Zendaya). È la goccia che fa traboccare il vaso in una relazione che da tempo era in crisi.

Le prime recensioni del film sono estremamente positive, potete vedere il trailer in questa pagina.

 

 

 

 

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