redattore

Bianca Ferrari

«Tra sviolinate ad accentuare il pathos e monologhi che puntano esclusivamente a scaldare il cuore e a risvegliare gli animi, The Burial è un warm-hearted movie volutamente medio negli esiti, la cui promettente scrittura dell’intreccio non va mai oltre lo stereotipo di quel tipo di cinema.»

«Chloe Domont con Fair Play mette in scena un thriller a tratti angosciante ma narrativamente ambiguo, in cui la denuncia verso un mondo maschilista si accartoccia goffamente nella scrittura di un antagonista stereotipato.»

«L'esorcista - il credente di David Gordon Green lavora bene di citazionismo ma fa un errore fatale: non sviluppare fino in fondo le idee innovative che propone»

«Con Flora and Son, Carney porta ancora avanti l’idea della musica come necessità espressiva del singolo, un linguaggio alla portata di tutti (anche i principianti) e che qui, nella forma di una vecchia chitarra acustica, rivoluziona nei modi più belli e inaspettati la vita di un intero nucleo famigliare.»

«Molto vicino agli stilemi e ai temi di La persona peggiore del mondo, Sick of Myself di Kristoffer Borgli esplora quella stessa crisi identitaria di una millennial schiacciata da un amore fagocitante e desiderosa di affermare a tutti i costi il suo “io esisto”.»

«The Creator di Gareth Edwards è un film più che rappresentativo del suo tempo, non perfetto in scrittura, ma oltremodo coraggioso per come punta il dito contro gli Stati Uniti e il loro cieco imperialismo, ponendo la colpa dell’Apocalisse tecnologica non nel mezzo (l’AI stessa) ma nella dubbia moralità di chi la usa (appunto gli americani).»