Primo trailer nel dettaglio Star Wars: The Rise of Skywalker

Il tradizionale logo Lucasfilm introduce quello che sarà il nostro ultimo appuntamento con la saga della famiglia Skywalker. Dal 1977 al 2019, una storia che ha coinvolto generazioni di spettatori e appassionati per più di quarant’anni.

Il primo volto che vediamo, preceduto dal suo affannoso respiro, è quello di Rey in uno scenario desertico. Siamo di nuovo su Jakku, o forse facciamo ritorno su Tatooine, dove tutta la saga ha avuto inizio? In un modo o nell’altro, si tratta di un ritorno alle origini. Una voce fuori campo commenta: "Ti abbiamo tramandato tutto ciò che sapevamo...". È facile dedurre che quella voce parla a nome dell’ordine Jedi.

Il rumore di un veicolo in avvicinamento mette Rey in guardia, spingendola a impugnare la spada laser. Scopriamo quindi che la spada di Anakin e Luke, creduta distrutta nel conflitto dell’ultimo scontro di Forza con Kylo Ren, in qualche modo è stata riparata. “Ora in te vivono mille generazioni”, prosegue la voce fuori campo. Altro ovvio riferimento ai Jedi, definiti da Obi-Wan come i guardiani di pace e giustizia nella galassia per oltre mille generazioni.

E a proposito di generazioni, la prima didascalia commenta: “Ogni generazione ha la sua leggenda”. Frase tutt’altro che casuale, essendo quella che introduceva il trailer di Episodio I – La Minaccia Fantasma nel lontano 1999. La fine, come vuole la tradizione, si riallaccia all’inizio.

“Ma questa è la tua lotta.” Conclude la voce fuori campo. Rey accende la spada laser e si prepara a fronteggiare il nemico in attivo.

Primo piano delle mani guantate ai comandi del caccia in rapido avvicinamento. Probabile che hai comandi ci sia Kylo Ren, anche se il volto del pilota non ci viene mostrato.

Con una mossa del tutto inaspettata, Rey balza in aria nel momento in cui il caccia la raggiunge. Tentativo insolito di sfuggirgli o di distruggerlo, o forse di “scroccare un passaggio?” Non vediamo l’esito finale dell’incontro/scontro tra i due e la questione resta in sospeso.

“Questo natale”: ad eccezione del poco fortunato “Solo: A Star Wars Story”, tutti i film di Star Wars dell’era Disney hanno occupato la fascia natalizia di distribuzione. Episodio IX non fa eccezione.

I motori di un’astronave intravista di spalle, mentre sfreccia verso un insediamento sommerso o in uno scenario tempestoso. Anche se la fattura richiama quella di un’Ala-A, i più attenti hanno notato la somiglianza del vascello con quello che intravediamo abbandonare Rey su Jakku da bambina. Questo, unitamente alla dichiarazione del regista J.J. Abrams sul fatto che ci sia ancora qualcosa da dire sui genitori di Rey, ci lascia credere che quel filo narrativo troverà una prosecuzione e/o una conclusione in episodio 9.

Kylo Ren all’attacco in uno scenario dalle tinte rosse. Kylo è accompagnato dagli assaltatori del Primo Ordine, com’è naturale che sia, ma il suo bersaglio...

...è una figura nera e incappucciata non troppo diversa da lui. Se in episodio IX vedremo i Cavalieri di Ren, questo potrebbe essere un violento faccia a faccia con uno dei suoi discepoli, suggerendo che non tutto va per il verso giusto nel cavalierato oscuro, o forse, più semplicemente, la vittima di Kylo è un altro personaggio senza alcuna correlazione ai cavalieri.

E a proposito di Kylo, il suo elmo è di nuovo integro e i bordi delle saldature sono diventati un pattern rosso che rende l’elmo ancora più inquietante. Dubbi su chi sia a completare le riparazioni, dato che le mani che si intravedono sembrano quelle di un vecchio uomo o di un alieno.

Di nuovo nel deserto, stavolta in compagnia degli altri eroi: Poe Dameron e Finn sono di nuovo in azione e Finn impugna il bastone di Rey.

Anche BB8 ha un nuovo amico: il piccolo droide che compare al suo fianco, una new entry, porta il codice di D-O (Dee-o).

Annunciatissimo e attesissimo anche il ritorno di Billy Dee Williams nei panni di Lando Calrissian, che esulta come ai vecchi tempi alla guida del Millennium Falcon. Due i dettagli da notare: Lando indossa la tenuta gialla di gioventù, quella sfoggiata da Donald Glover in Solo: A Star Wars Story, e cuffie e posizione indicano che siede al posto di copilota, lasciando l’onore di capitanare la nave a Chewbacca, in segno di rispetto o forse di necessità.

Altro elemento visivo tradizionale di tutti i film di Star Wars: il Falcon che sfreccia nell’iperspazio: Lando e Chewie accorrono in aiuto di qualcuno.

La Saga Giunge al Termine.
Come è stato abbondantemente annunciato, questa non è la fine di Star Wars: oltre a nuove iniziative animate e “live” per la TV ci attendono ulteriori pellicole cinematografiche in vari stati di studio e di pre-produzione. La Saga “originale”, tuttavia, quella che vede le vicende della galassia intrecciarsi con la storia della famiglia Skywalker, composta da nove episodi, finisce qui.

Ancora nel deserto, ancora un inseguimento. Un veicolo le cui linee ricordano vagamente quelle della scialuppa del deserto di Jabba the Hutt fugge tra colpi di laser ed esplosioni...

Tra gli inseguitori si distinguono le versioni del Nuovo Ordine dei “jet troopers”, versioni volanti dei tradizionali assaltatori dotate di un jetpack alla Boba Fett. Uno emerge dalla nuvola e sfreccia dritto verso lo schermo.

A bordo del veicolo vediamo ancora Poe e Finn, accompagnati stavolta da C-3PO.

C’è tempo anche per i “feels”. Accompagnato da un sottofondo struggente, vediamo qualcuno accarezzare una delle medaglie che furono conferite a Luke e a Han dopo la distruzione della prima Morte Nera. Forse Leia piange il marito e il fratello perduti...?

A conferma degli ulteriori “feels” in agguato, un abbraccio tra Rey e Leia. Tra le sfide che il regista J.J. Abrams ha dovuto affrontare c’è stata anche quella di dover chiudere il percorso del personaggio di Leia Organa dopo la prematura scomparsa della sua attrice Carrie Fisher. Dopo avere vagliato varie opzioni, la soluzione è ricaduta sull’utilizzo di riprese inutilizzate appartenenti agli episodi precedenti. La curiosità sul risultato finale è alta, ma è lecito presumere che il tempo sullo schermo dedicato alla principessa/generale Leia sarà limitato.

A commento dell’abbraccio, la voce che parlava a inizio trailer sussurra a Rey “Saremo sempre con te.”

Vediamo finalmente tutto il gruppo degli eroi riuniti: Poe, Rey, Finn, Chewie e C-3PO che fissano qualcosa in uno scenario burrascoso. E quel qualcosa è...

... nientemeno che un gigantesco frammento della distrutta Morte Nera (probabilmente la seconda, segno che ci troviamo su Endor o su un’altra luna di quel sistema). Una delle trame poi scartate di Episodio VII prevedeva la ricerca di qualcosa di cruciale tra le macerie sommerse della Morte Nera e Abrams deve avere deciso di recuperare quella trama mai sviluppata per il gran finale della saga.

Ad accompagnare questa scena stanno le parole che Luke rivolge a Leia alla fine di Episodio VIII: “Nessuno è mai davvero perduto”. Parole toccanti e un messaggio di speranza. Senonché...

L’elemento del trailer che più di ogni altro ha fatto impazzire spettatori e appassionati non è nemmeno un elemento visivo, bensì un suono: la nostra prima incursione in episodio IX si conclude immersi nell’oscurità, dove echeggia una risata diabolica che abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene: quella dell’Imperatore Palpatine/Darth Sidious. Sui come e sui perché di un suo potenziale ritorno, superfluo a dirsi, si stanno scatenando congetture di ogni genere!

A chiusura di tutto, la rivelazione del titolo, altro oggetto di mille ipotesi: The Rise of Skywalker, l’Ascesa di Skywalker. Difficile indovinare fin da ora l’ipotetico significato del titolo, ma traendo ispirazione dal passato, potremmo guardare l’esempio de “Il Ritorno dello Jedi”, dove il riscatto/la redenzione di un Jedi in particolare preannunciava la rinascita dell’ordine. Forse anche in questo caso, le azioni di uno degli ultimi Skywalker serviranno a riscattare il nome dell’intera tormentata famiglia. La risposta, naturalmente, a dicembre. E sarà una lunga attesa!