Hulk l’evoluzione di un eroe dai fumetti al videogioco

di Redazione elaborazione grafica di Stefano Monteduro
Hulk

Hulk nei fumetti

La prima apparizione di Hulk

Bruce Banner è uno scienziato nucleare al servizio dell’esercito degli Stati Uniti quando un test sulla bomba a raggi gamma rischia di uccidere l’innocente e sconsiderato Rick Jones. Il pacifico e geniale Bruce non ha tempo per pensare: si precipita ad avvisare l’adolescente, ma è troppo tardi per evitare le radiazioni. Banner decide di fare scudo con il proprio corpo a Rick, lo salva e assorbe i raggi che dovrebbero ucciderlo. Come sappiamo, il risultato sarà molto diverso. Ogni volta che Bruce cede alla rabbia, si trasforma in Hulk, un gigante dalla forza incalcolabile e dall’intelletto molto ridotto, una forza della natura, un reietto della società che vorrebbe solo starsene in pace, ma che l’aspetto, la forza, le potenzialità di essere usato come un’arma condannano alla fuga e alla persecuzione.

Così nasce Hulk, creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1962 e simbolo del passaggio della Marvel da casa editrice che pubblicava soprattutto fumetti horror, elemento chiaramente presente nella genesi di questo mostro di Frankenstein moderno, a compagnia simbolo del supereroismo americano, accanto alla concorrente DC Comics. Due generi narrativi che hanno convissuto, si sono alternati, sono entrati in dialettica tra loro nel corso dei decenni, variando nelle proporzioni e nei rapporti reciproci. Con il tempo, Hulk ha mantenuto molto della sua natura, ma si è arricchito di una componente fortemente psicologica, divenendo non solo una maledizione e assieme un super potere, ma una metafora della rabbia repressa, la manifestazione delle personalità multiple di Bruce Banner. Ci sono tanti Hulk, dentro Bruce, ognuno con una sua identità e una sua psicologia, con desideri e scopi diversi. Ci sono sempre stati, in realtà: i raggi gamma li hanno solo portati alla luce e il percorso dello scienziato geniale, represso e traumatizzato da un’infanzia terribile, è passato attraverso fasi alterne di antagonismo, accettazione, collaborazione e soppressione di queste personalità. Non casualmente, anche il mondo dei super eroi ha un rapporto similmente altalenante con Hulk, nelle sue varie incarnazioni.

Hulk è la forza bruta per eccellenza. Pochi giustizieri e super criminali possono competere con la sua potenza fisica, che cresce esponenzialmente assieme alla sua rabbia, virtualmente all’infinito. Ma le sue potenzialità cambiano a seconda di quale identità emerge come primaria, così come varia l’aspetto del mostro. Il grigio Mr. Fixit è più razionale e meno forte del classico Golia Verde dalla mente semplice. Il Professor Hulk, ovvero Banner nella mente del gigante, ha potenzialità ancora diverse. Tutte le versioni sono dotate di una capacità di resistenza e di rigenerazione fuori dal comune che, stando alle più recenti storie, rendono Hulk sostanzialmente immortale. E forse proprio questa è la sua caratteristica più temibile. Ha fatto parte del primissimo gruppo di Avengers, ma la collaborazione è durata poco ed è ripresa a singhiozzo per brevi tratti. Il Gigante di Giada non è un eroe in senso stretto e collabora a fatica. I compagni che meglio sanno trattare con lui sono i Difensori, gruppo di giustizieri meno istituzionale, formato da personaggi contraddittori e dall’etica complessa quanto la sua.

Una tavola di Hulk

Tutti siamo abituati a pensare che Hulk sia sempre stato verde, ma non è esattamente così. Nacque grigio nelle prime storie e divenne il Gigante di Giada solo in un secondo tempo, per risolvere problemi di stampa che ne rendevano il colore incerto sulle pagine.

Il grande pubblico forse non sa che esiste anche un Hulk Rosso, nato da esperimenti scientifici per creare una versione ancora più potente del personaggio, che aggiunge alla forza fisica la capacità di manipolare le radiazioni per produrre calore.

Il personaggio di She-Hulk è ben noto, ma forse non tutti sanno delle sue origini piuttosto curiose e un po’ ingenue. Jennifer Walters ha assunto parte dei poteri del cugino tramite una trasfusione d’emergenza del sangue di Bruce, che le ha salvato la vita in una situazione critica.

Le 5 storie imperdibili di Hulk

  • 1

    Le origini. The Incredible Hulk #1-12. 1962/63

    Le prime storie di Stan Lee e Jack Kirby, che hanno definito il personaggio forgiato dai raggi gamma. Il conflitto con il Generale Ross, l’amore contrastato per Betty, il dualismo polarizzante tra l’uomo e il mostro.

  • 2

    La psicanalisi di Hulk. The Incredible Hulk #377. 1991.

    Un albo simbolo dello straordinario ciclo di storie di Peter David, lo sceneggiatore che più ha segnato il personaggio in epoca moderna e ne ha delineato la psiche, raccontando per anni storie complesse ed appassionanti. In questo caso, per le matite di Dale Keown. Bruce Banner affronta Hulk come un fatto psicanalitico e determinato dalla sua mente.

  • 3

    Futuro Imperfetto. Hulk: Future Imperfect #1-2. 1993

    Peter David ai testi, George Pérez alle matite. Bruce Banner deve affrontare una versione futura di sé stesso, razionale, potentissima e tirannica. Combattere il Maestro, Hulk dominatore di un pianeta Terra alternativo, significa nuovamente affrontare le oscurità della propria natura.

  • 4

    Planet Hulk. Incredible Hulk #88-105. 2006/07

    Nella saga scritta da Greg Pak e firmata da vari artisti, Hulk è nuovamente fuori controllo, e gli Illuminati, eroi della Terra che la proteggono nell’ombra dalle minacce più terribili, decidono di spedirlo su un pianeta privo di vita intelligente, dove possa trovare pace e solitudine. Ma qualcosa va storto e Hulk su Sakaar, pianeta violento, arena di gladiatori di cui il Golia Verde diverrà l’eroe e il liberatore. Almeno fino alla prossima tragedia.

  • 5

    L’Immortale Hulk. The Immortal Hulk #1-50. 2018/2021.

    L’attuale gestione del personaggio, affidata a Al Ewing e Joe Bennett si è rivelata una delle storie più interessanti e appassionanti mai narrate su Hulk, che riprende i temi horror delle origini compromettendoli con nuovi contenuti: una natura mistica del mostro e temi politici che hanno a che fare con l’uso della paura, i media e la percezione della minaccia nella contemporaneità.

Hulk in Marvel's Avengers

Hulk

Come sanno bene gli appassionati Marvel, Hulk è noto per essere il membro del gruppo schierato in campo per fare i danni maggiori. Una sorta di Bomba Gamma da lanciare sul nemico, per fare più danni possibile in vista dell'arrivo degli altri membri dei Vendicatori. All'inizio di Marvel's Avengers, prima che si compiano i terribili eventi dell'A-Day, l'alter ego di Bruce Banner è esattamente questo: un'arma pronta a esplodere. La tragedia che si compie a San Francisco, però, rimetterà in gioco il Gigante di Giada, costringendolo a cercare un nuovo posto nel mondo che si andrà a delineare.

Hulk in uno screenshot di Marvel's Avengers

Come abbiamo potuto vedere nei vari video pubblicati da Square Enix, il Dottor Banner sarà il primo membro degli Avengers a venir coinvolto da Kamala nel riformare la squadra. Una delle loro prime missioni, infatti, vedrà i due esplorare un laboratorio appartenuto a Tony Stark, per poi scontrarsi con il terrificante Abominio. La caratterizzazione psicologica di Hulk tratteggiata dai ragazzi di Crystal Dynamics sembra rifarsi ai canoni del personaggio, delineando un Bruce molto timido e apparentemente impacciato, in pieno contrasto con la furia della sua seconda identità. Una furia che, a quanto pare, è destinata a ricadere sui vertici dell'AIM e su tutti coloro che oseranno frapporsi tra il gigante e il suo obiettivo.

Marvel's Avengers

Esattamente come era lecito aspettarsi, in Marvel's Avengers Hulk rappresenta una forza della natura. Non solo i suoi pugni sono in grado di danneggiare gravemente anche blindati e nemici corazzati, ma gli sviluppatori hanno persino inserito la possibilità di raccogliere i propri avversari per utilizzarli come armi da utilizzare contro i loro "colleghi".

Se gridare "un Dio gracile" mentre si sbatte un membro dell'AIM a destra e sinistra non vi basta, non dovete preoccuparvi: gli sviluppatori hanno dotato il bestione verde di numerose abilità secondarie.

Hulk, infatti, sarà in grado di strappare frammenti di roccia dal terreno e di lanciarli contro lo sfortunato bersaglio di turno. Nel caso quest'abilità venisse potenziata, l'alter ego di Banner potrà sollevare un vero e proprio macigno, da utilizzare anche come ariete per sfondare gruppi di nemici.

I Raggi Gamma nel sangue di Hulk, inoltre, gli permettono di attivare una sorta di furia, in grado di aumentare il danno inflitto e, allo stesso tempo, di ripristinare la barra dell'energia. Come mossa finale, almeno nelle parti iniziali di gioco, i dev hanno pensato d'inserire il mastodontico sbattimento di mani reso celebre dalla versione a fumetti. Un singolo applauso devastante, in grado di spazzare via qualsiasi cosa si trovi di fronte al nostro eroe. Insomma: Hulk è una vera e propria macchina di devastazione, in completa contrapposizione con Vendicatori più leggeri come Occhio di Falco e Vedova Nera.

Hulk in Marvel's Avengers