Intervista ad Alessandro Celli: Mondocane “è stato creato con una storia più grande e poi asciugato”

È già in sala ma è stato presentato qui alla Mostra di Venezia l’esordio di Alessandro Celli scritto con Antonio Leotti. Mondocane. È un film italiano distopico, ambientato in una Taranto di chissà quanto, parte di un’Italia in cui non sappiamo bene che sia successo ma tutto è andato male. Lì l’inquinamento è diventata contaminazione, la società è divisa in ricchissimi di Nuova Taranto e derelitti e il terrorismo recluta bambini. Tra cui i protagonisti.

Lo scenario è incredibile. Il film bello teso. Il regista serenissimo.

Quando avete proposto il film la prima volta aveva già questa forma con questa mitologia?

ANTONIO LEOTTI: “Abbiamo fatto davvero tante stesure, almeno 11. Ogni volta lo scolpivamo, dandogli più dimensione ma il nocciolo della storia è stato sempre quello: due bambini, taranto post apocalittica….”.

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