Dopo il resoconto dettagliato dei 35 minuti di Into Darkness: Star Trek in anteprima IMAX di ieri, ecco la trascrizione della nostra roundtable di ieri con il produttore Bryan Burk, socio di J.J. Abrams alla Bad Robot.

Burk ci ha svelato qualche anticipazione sul film, ma ha anche raccontato qualche aneddoto sulla sua compagnia:

C'è molta attesa intorno al villain di Into Darkness: Star Trek, interpretato da Benedict Cumberbatch. Cosa puoi dirci a riguardo?

Abbiamo discusso molto sul villain da scegliere per questo film. Gli eroi risultano veramente tali quando hanno dei grandi villain con cui confrontarsi, e quindi dovevamo trovarne uno davvero degno: doveva essere spietato, più intelligente dei nostri protagonisti, sempre due passi davanti a loro. Così abbiamo iniziato a discutere su chi doveva essere. Nel frattempo, mentre cercavamo l'attore adatto, abbiamo visto la prima stagione di Sherlock, e siamo rimasti folgorati da Benedict. Ci ha mandato il suo provino registrato dal cellulare e lo abbiamo trovato perfetto: doveva essere il nostro villain. Ha una voce fantastica, è molto intenso. Nel momento in cui smette di recitare torna a essere Benedict, ma quando interpreta il suo personaggio è in grado di diventare letteralmente terrificante.

In genere Star Trek è ambientato nello spazio profondo, ma da quello che abbiamo visto l'impressione è che questo film sarà ambientato prevalentemente sulla Terra. Perché?

Buona parte del film è ambientata, in effetti, sulla Terra, ma non è stata una scelta voluta. E' che il nostro cattivo è un terrestre. In effetti il tema è interessante, ci è capitato spesso di parlare di questa cosa recentemente: Star Trek viene associato alla fantascienza, ma in realtà tra tutti i film fantascientifici di questi anni è il meno "fantascientifico". Il futuro di Star Trek è più una ricostruzione scientifica sul futuro, quando guardo Star Trek non penso che ci sia qualcosa di "magico" o estraneo a riguardo, anzi, lo considero il mio futuro, quello verso il quale tutti stiamo andando. Mi è capitato di vedere un documentario nel quale si spiegava che la persona che ha inventato il cellulare stava effettivamente guardando Star Trek e ha pensato che sarebbe stato bellissimo se fossero esistiti veramente gli strumenti di comunicazione che utilizzavano loro. Ora tutti li usiamo. Un'altra prova è il fatto che oggi come oggi ci sembra scontato che presto viaggeremo nello spazio profondo: basta guardare Richard Brenson e la sua Virgin Galactic. Un 15enne, oggi come oggi, guarda Star Trek e non pensa più al fatto che sia implausibile, anzi, dà per scontato di poter intraprendere presto un viaggio spaziale allo stesso modo in cui sa che potrebbe volare su un aereo. Molte persone pensano che Star Trek sia una serie incentrata sullo Spazio, invece è incentrata sul futuro dell'umanità, sulla direzione che stiamo prendendo, è tutto molto concreto e tangibile e parla delle nostre possibilità come umanità, che sono tantissime.

A questo punto, per rispondere a una domanda sul fatto che alla Bad Robot qualcuno guardi mai le speculazioni su internet riguardo i loro progetti (e in particolare al fatto che il villain John Harrison sia Khan), Burk ha raccontato un aneddoto:

Quando facevamo Lost riempivamo gli episodi di piccoli riferimenti per il nostro stesso divertimento, prima di ogni episodio ragionavamo su cosa potevamo nascondere sapendo che sarebbe stata scovato solo da qualche migliaio di persone. Poi avvenne che in un episodio, all'inizio della 2 stagione, nascondessimo un simbolo della Dharma su uno squalo che nuotava sott'acqua: l'idea era di Abrams, inizialmente il color correction che avevamo impostato era abbastanza scuro e quindi non ci preoccupammo del fatto che in molti potessero notare quel simbolo, ma quando andò in onda sulla ABC era molto più chiaro e lo videro moltissime persone. A quel punto ci chiamarono dal network: "se nascondete roba nella serie ce lo potete dire?", al che risposi: "Ma noi nascondiamo un mucchio di roba in ogni episodio, a cosa vi riferite in particolare?". I loro amici li avevano chiamati complimentandosi per il simbolino della Dharma, e loro dovettero fingere di sapere tutto, ma si arrabbiarono parecchio con noi per questo scherzo. Una settimana dopo c'era un episodio in cui vedevamo una visione di Walt da bambino, e Damon Lindelof ebbe l'idea di fargli dire qualcosa al contrario, una decisione dell'ultimo minuto. Pensammo: "Tanto saranno pochi a decidere di girarla all'indietro". Ma quando andò in onda almeno 12 stazioni radio iniziarono a trasmettere quel pezzo al contrario, e la gente si rese veramente conto del fatto che nascondevamo cose. A quel punto divenne tutto più difficile perché nascondere cose quando nessuno lo sa è molto più semplice! Comunque, ci sono almeno un paio di altre cose in Lost che non sono state ancora scoperte. Nell'ultimo Star Trek, poi, abbiamo nascosto R2D2. E anche in questo film nasconderemo dei dettagli.

Oltre a Star trek, ora, state sviluppando il nuovo Star Wars…

Sono due franchise completamente diversi, e quindi non corriamo il pericolo di confondere le cose. La differenza principale è che Star Trek è incentrato sul nostro mondo, con persone umane, mentre Star Wars è ambientato in una Galassia Lontana, tanto tempo fa. Paradossalmente Mission Impossible è più vicino a Star Trek: potremmo chiederci cosa farebbe Ethan Hunt tra 200 anni!

A proposito del villain, l'impressione è che sia una sorta di terrorista molto arrabbiato. E' un tema che potrebbe essere molto attuale per gli spettatori: è stata una scelta da parte vostra, per rendere la storia più vicina all'attualità? Avete pensato che si trattasse della minaccia giusta per gettare scompiglio nell'umanità di Star trek?

In effetti quando abbiamo iniziato a pensare alla storia abbiamo riflettuto tantissimo sul mondo reale, su quello che succede adesso e sul perché la gente fa quello che fa. La figura del villain è quella di un cattivo, ma lo è ovviamente dal nostro punto di vista, dal suo punto di vista deve sentirsi buono. Ed è interessante, perché John Harrison ha una motivazione per fare quello che fa. Secondo lui, sono loro i cattivi. Molti di film attuali nascono da conversazioni su cosa sta succedendo oggi, e questa è una cosa che ancora Star Trek alla realtà. Anche i cattivi del nostro mondo credono di essere buoni.

Parliamo di 3D. Per quale motivo riconvertire il film anziché girarlo in stereoscopia?

Alla Bad Robot pensiamo che il miglior esempio di film girato in 3D sia Avatar. James Cameron ha inventato tutta questa tecnologia, anche se molto di Avatar è stato riconvertito. Da allora in molti hanno girato in 3D, ma questo non basta per trasferire realmente la visione del regista sul grande schermo e fare un bel film. Quando giri in 3D, infatti, è importante pensare alla stereoscopia, e spesso si finisce per tralasciare la regia. Per esempio, girando in 3D non si possono inserire elementi in primissimo piano. Ma chi farebbe un film senza elementi in primissimo piano?

Con Star Trek abbiamo fatto moltissimi test in 3D nativo, volevamo scuotere la cinepresa e non potevamo a causa della doppia cinepresa. Insomma, girare in 3D funziona, ma non funziona per tutti i film. Nel frattempo ci siamo resi conto che la tecnica di riconversione 3D è migliorata sensibilmente, è diventata molto più accurata: la nostra riconversione non sarà frettolosa, ci stiamo impiegando il tempo giusto e controlliamo ogni singolo frame.

In questa preview non abbiamo visto moltissimi lense flare… li aggiungerete con la riconversione 3D?

[ride] In realtà c'è del lense flare, ma in effetti sarà in quantità inferiore rispetto al primo episodio.

 

 

Questa la sinossi italiana ufficiale:

Quando l’Enterprise è chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta, lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi.

Spinto da un conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana di distruzione di massa.
Mentre i nostri eroi vengono spinti in un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo equipaggio.

In Italia Into Darkness – Star Trek uscirà il 13 giugno.

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