Quando si deve condurre un'intervista con un qualche attore, regista o qualsiasi altro talent collegato alla produzione di un film, non si sa mai come può andare a finire la cosa. Ti viene comunicata una data e un orario da segnare nell'agenda, in maniera tale da preparare con attenzione le domande da sottoporre all'intervistato di turno.

Nel caso della chiacchierata che ho effettuato un paio di mesi fa con Johnny Harris che, insieme a un team composto al 99% da grandi attori britannici come IanMcShane, Bob Hoskins, Eddie Marsan, Nick Frost, Toby Jones, Ray Winstone e l'irlandese Brian Gleeson, da vita alla compagine dei nani di Biancaneve e il Cacciatore sapevo che avrei ricevuto una telefonata alle 9,30 di un giovedì mattina e che avrei avuto una decina di minuti di tempo.

Ma il traffico di Londra ci ha messo lo zampino, per cui dopo un paio di telefonate in cui l'agente dell'attore si è scusato in tutti i modi del ritardo – d'altronde rimanere incolonnato nell'imprevedibile congestione del traffico di una metropoli è una sventura che può capitare a chiunque – l'intervista è finita per durare quasi il doppio del dovuto. Il che è stato, naturalmente, un vero e proprio piacere dato che l'argomento della stessa era uno dei blockbuster più discussi della stagione, sia dal punto di vista cinematografico che degli "extra gossip" che hanno coinvolto il regista Rupert Sanders, 41 anni, sposato e padre di due bambini, e la giovane star Kristen Stewart.

Ora che la pellicola è arrivata in Blu-ray anche in Italia, l'intervista può, finalmente, essere diffusa sulle pagine di BadTaste.it.

 

Hai recitato in svariati film e sceneggiati televisivi inglesi di successo, ma Biancaneve e il Cacciatore è il tuo primo blockbuster. Vuoi raccontare ai nostri lettori la tua esperienza?

E' un'ottima domanda, è davvero un'ottima domanda. Sai, la cosa strana dell'aver lavorato a questo film è che sul set l'atmosfera era quasi da film indipendente, c'era un'aria davvero estremamente positiva. Il gruppo degli attori era molto grande e siamo stati molto affiatati, era nostra intenzione dare il meglio di noi stessi. Poi dopo è chiaro, trattandosi di una produzione gigantesca avevamo a che fare con un sacco di gente che doveva seguire e far fronte alle necessità dei nostri personaggi. Il dipartimento dei costumi, del make-up… tra l'altro sono diventato molto amico di uno dei truccatori della pellicola che, peraltro, è italiano. Aver collaborato con giovani interpreti come Kristen Stewart e Chris Hemsworth è stato un vero piacere, sono entrambe delle persone adorabili. Eravamo un bel gruppo.

 

Il film è pieno zeppo di effetti speciali, ma cosa ci può dire degli effetti usati per dare vita ai vostri personaggi? E' stata impiegata la computer grafica, la prospettiva forzata stile Signore degli Anelli o un mix di queste due tecniche?

In realtà si è trattato di un mix di più tecniche differenti. Hanno usato la computer grafica per “assemblare” le nostre diverse parti, il torso con la parte inferiore, per cui abbiamo dovuto fare un sacco di prove per i movimenti e farli combaciare in modo adeguato. Poi ognuno di noi aveva una controfigura “mini” che interpretava il nostro stesso personaggio quando i giochi di prospettiva non erano consentiti, oppure, semplicemente, usavamo delle pedane su cui Chris o gli altri attori si mettevano in piedi quando noi eravamo vicini. Si è trattato di un mix di tecnologia all'avanguardia e dei cari trucchetti della vecchia scuola. Un'esperienza che ho gradito molto perché abbiamo dovuto spaziare attraverso questi differenti espedienti, stare attenti ai movimenti da combinare con la post-produzione badando bene di effettuare gli spostamenti con la massima precisione. Abbiamo lavorato duramente anche perché si è trattato di un genere di lavoro fisico che ti coinvolge molto.

 

Kristen Stewart è una giovane attrice di successo e le facciamo tanti complimenti, ma per me, e non solo, la sola e unica Regina è Charlize Theron. La sua Ravenna è affascinante, bella, terribile e temibile. Cosa ne pensi di lei?

E' stata meravigliosa e, francamente, non mi sarei aspettato niente di meno da un'attrice come lei. E' un'artista che bada in maniera molto puntigliosa alla propria arte attoriale. Non dimentichiamo che ha vinto anche un Oscar come Miglior Attrice. La parte della Regina Ravenna pareva fatta appositamente per lei. E' un personaggio che ha bisogno di sfumature oscure, cupe, e lei è semplicemente perfetta per un ruolo come questo, quasi shakespeariano. Quella di Ravenna è un'anima dannata, torturata, come quella di Lady Macbeth. Posso dire di non essere rimasto per nulla stupito dalla sua interpretazione sopraffina perché era proprio quello che mi aspettavo da un'attrice di razza come lei.

Il bilanciamento fra lei e Kristen è stato ammirevole. Kristen è molto giovane per carità, ma è già una star con un enorme successo e potere, in un certo senso, ma a prescindere da ogni discorso accessorio che può derivare da tutto questo anche lei è una vera attrice. Ogni giorno quando provava la sua parte, era come se lottasse per dimostrare a tutti la sua bravura, cosa di cui peraltro non c'era bisogno. Una delle mie scene preferite di tutto il film è quella dell'attacco della bestia, realizzata con il computer. Chris vuole combattere con questa creatura, ma poi arriva Kristen e la guarda con compassione, pietà, riuscendo a capire la sua rabbia, il suo dolore. Ho amato le sfumature che ha dato alla sua interpretazione, così istintiva. Ha reso completamente credibile l'interazione con un qualcosa che neanche era fisicamente presente sul set. Penso che sia un'attrice estremamente dotata e sono molto curioso di scoprire cosa ha in serbo per lei il futuro. Si vede che sta lavorando duro per migliorarsi ulteriormente.

 

Sai niente dell'ipotetico sequel? Tempo fa si era parlato di uno spin-off sul personaggio del Cacciatore…

Guarda, mi dispiace, ma non so davvero nulla. Sai, noi attori in genere siamo gli ultimi a sapere le cose. Sai, sono sicuro che se lo faranno tireranno fuori una storia davvero interessante, ma mi piace vivere il momento. Se perdessi tempo a pensare cosa accadrà domani significherebbe sprecare il presente. Poi ormai noi del cast siamo diventati tutti amici e va detto che se c'è qualcuno che sa qualcosa di un eventuale capitolo due al momento sono solo i produttori e non noi. Vedremo, sai ammetto che sarebbe bello riunire tutto il gruppo.

 

Parlando di amicizie professionali, a parte Brian Gleeson la squadra dei nani è tutta composta da alcuni dei più talentuosi attori britannici. Avete avuto modo d'improvvisare?

Abbiamo dovuto fare un sacco di prove a causa della natura “fisica” del lavoro che dovevamo fare. Detto questo, il regista, Rupert Sanders, è una persona molto aperta mentalmente, quindi ci lasciava improvvisare. Ovviamente non è che si potesse sforare più di tanto perché avevamo tutti una schedule da seguire. Stiamo pur sempre parlando di un blockbuster con dei costi realizzativi incredibilmente elevati però prima di ogni ripresa, prima di ogni scena ci chiedeva cosa pensavamo di quello che stavamo per girare, se volevamo apportare dei cambiamenti… E quando ti ritrovi a lavorare con un genio della commedia e della comicità come Nick Frost è normale che se ne scappi fuori con delle trovate divertenti. Quindi anche se abbiamo avuto una lunga sessione di prove, e una'agenda molto rigida da seguire, il regista ha lasciato che ognuno di noi facesse uscire alla luce il proprio personaggio. E' stato un processo molto naturale.