Intervistato da Francesco Alò per una non convenzionale puntata di “Casa Alò”, Luca Guadagnino ci ha dedicato una mezz’ora per parlare del suo ultimo film. Storia d’amore cannibale tra due ragazzi, Bones and All è un road movie ambientato negli Stati Uniti degli anni ’80.

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Un film di viaggio e di scoperta che richiama alla memoria altre lunghe avventure per strada…

I libri di Tolkien sono la più grande forma letteraria di un road: road movie o road novel. Quindi c’è tanto questo omaggio all’idea del viaggio a piedi attraverso luoghi sconosciuti, gli incontri magici, gli incontri oscuri. E soprattutto il viaggio dentro di sé che fa sia lo hobbit che Maren. Poi perché era curato come riferimento, a nostro avviso, rispetto al personaggio, rispetto all’età, rispetto al periodo.”

Non per niente c’è un personaggio, il Sully di Mark Rylance che ricorda molto Gollum…

Ma, tra luoghi sperduti e tutti uguali, gli Stati Uniti si presentano molto diversi dalla Terra di Mezzo.

Ci metti un sacco ad attraversarli, ma soprattutto ci metti un sacco a vederli cambiare un po’. Noi italiani siamo abituati a viaggiare da Roma a Milano, da Roma a Palermo e a vedere, nell’arco anche di cinquanta minuti, dei cambiamenti visivi molto forti di scenario. Lì, invece, tu guidi in macchina per sei ore e non cambia niente, è tutto uguale, che non è una critica di per sé, è un fatto, perché la vastità del Paese è quella, ma anche l’omogeneità. Quindi è interessante…è molto ipnotico.

Completamente diverso è invece il contesto in cui il film si è mosso nel lungo processo di presentazione al mondo. Non solo il Festival del Cinema di Venezia, ma anche un lungo tour statunitense, con poche lande desolate e molte grandi città…

Il film negli Stati Uniti raccoglie consensi molto sorprendenti. Molto belli e molto commoventi, se vuoi. Abbiamo fatto un tour americano già da un po’ perché abbiamo fatto Telluride, poi siamo stati al festival di New York e poi siamo stati a fare diverse proiezioni a Los Angeles. È molto bello come il film sta essendo guardato e abbracciato.

Il lavoro con Chalamet, la riflessione sulla solitudine e alcuni aneddoti inediti sono il cuore dell’intervista a Guadagnino che potete recuperare interamente abbonandovi a BadTaste+!

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