Su Disney+, all’interno della raccolta Short Circuit, si può vedere Puddles, il primo corto di Zach Parrish prodotto dalla Disney.

Parrish è stato prima supervisore di effetti visivi per film Marvel, poi animatore per la Disney, e ora è regista. Puddles è un’adorabile serie di invenzioni tra pozzanghere e mondi fantastici, ben concepito, disegnato e soprattutto montato. Ma è un antipasto.

All’uscita Raya e l’ultimo drago è preceduto dal secondo corto di Zach Parrish, decisamente più ambizioso: Us Again. La sinossi potrebbe essere: due anziani tornano giovani ballando sotto la pioggia. Fine. In realtà la forza del corto non è narrativa ma dinamica, è proprio uno show di animazione e ballo di incredibile realismo. Incredibile non perché ci siano riusciti ma perché in un mezzo d’espressione in cui tutto è possibile la scelta è stata di essere molto molto realistici, sia con il character design (molto vicino a quello che vediamo ormai sempre in qualsiasi lungo animato) che con i movimenti.
Abbiamo potuto parlare con Zach Parrish e proprio questo gli abbiamo chiesto, non prima aver fatto notare che dopo un corto con un design inventivo e diverso per questo, che è più importante, è finito su quello stile che nell’ultimo decennio si è imposto e che hanno tutti i lungometraggi animati che escono dai grossi studios.

“Dipende sempre da cosa vuoi raccontare. Puddles voleva avere il feeling dei libri per bambini (e poi era realizzato con pochi soldi quindi quel tipo di animazione era più gestibile). Pe Us Again invece volevo una full immersion di luci, minuscoli dettagli, autenticità e chiarezza. Ma non è vero comunque che tutti i film animati hanno lo stesso stile, pensa a Spider-man: un nuovo universo!”

Sì, ma è l’unico e siamo rimasti tutti impressionati proprio perché era diverso. Mi sai fare altri esempi?

“Beh ci sono molti corti che non seguono il solito stile e poi so di alcuni film ora in produzione. Quel film sull’Uomo Ragno ha mostrato come un altro stile possa funzionare”

Puddles

Puddles

Per Us Again sei andato dritto a prendere tutto da La La Land no? La musica ricorda Another Day Of Sun, il tipo di ballo pure, poi la fotografia…

La La Land è stato sicuramente un riferimento, è un film che amo. Ma La La Land prende molto da tanti musical diversi, cioè contiene altre citazioni come Tutti insieme appassionatamente. Per Us Again mi piaceva anche strizzare l’occhio a quei musical da teatro, con l’illuminazione epica e volevo usare le luci al neon per dare quel senso anni ‘60. Comunque è stupendo essere paragonati a La La Land, una conquista!”

Come mai hai scelto uno stile di danza realistico? Potevi fare qualsiasi cosa e invece i personaggi si muovono proprio come potrebbero fare dei ballerini in carne ed ossa

“Perché io volevo proprio raggiungere i due ballerini professionisti che abbiamo usato come riferimento, hanno uno stile di ballo molto emotivo e grande connessione tra di loro. Suscitano emozioni fortissime. Delle libertà però ce le siamo prese eh, alcune cose le abbiamo esagerata, in fondo è animazione e gli umani non possono muoversi così velocemente”

Ci sono le pozzanghere in Puddles, la pioggia in Us Again, ti manca un corto sulle nuvole e hai completato la catena. Cosa ti lega alla pioggia?

“AHAHHAH! Me l’hanno già chiesto non so cosa ci sia di sbagliato in me. Forse è perché dove sono cresciuto c’erano un sacco di scrosci primaverili e quindi era pieno di pozzanghere e la pioggia è stata parte della mia crescita. In più l’idea qui è che fisicamente tornano loro di nuovo, giovani, e soprattutto tornano emotivamente ad essere loro. Giocare nella pioggia mi pareva un complemento fantastico”.

Zach Parrish

Zach Parrish

E ora? Sei pronto per un lungo?

“Non so se posso rispondere direttamente”

Rispondi con un indovinello allora

“Hahahah! Vorrei fare un film lungo ma mi basta fare film, sia corti che serie che lunghi, c’è una magia in questo processo che ormai conosco da anni che è un piacere dirigere”

Sì ma Disney ha molte proprietà intellettuali, ce n’è una a cui vorresti lavorare?

“Oddio non lo so, ma forse il sogno di ogni piccolo nerd è giocare nel mondo di Guerre stellari…. Beh quello non sarebbe male!”

Certo hai preso la proprietà intellettuale più rischiosa…

“Sì ma considera che ho iniziato a fare animazione perchè da piccolo giocavo con i pupazzetti, ne avevo tantissimi e con loro creavo le mie storie. Quello che faccio è la stessa cosa: giocare con i pupazzetti e creare storie. Guerre stellari è il gioco con pupazzetti definitivo”.

Us Again locandina

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