Durante View Conference, il Festival torinese dedicato al cinema d’animazione e agli effetti speciali, abbiamo avuto modo di assistere a una interessante presentazione dedicata a Captain America: Civil War realizzata da Russell Earl, VFX Supervisor del film e della IL&M.

Qualche minuto dopo abbiamo avuto modo di intervistarlo.

Una delle meraviglie di Captain America: Civil War è la battaglia posizionata al centro del film, fra le due fazioni. Come avete lavorato a questa scena? 


Nella battaglia avevamo ben dodici personaggi, tutti impegnati in scontri ravvicinati e tutti ben diversi fra loro. Non ne avevamo mai realizzate di così piene. Sono molte le fasi che abbiamo attraversato prima di ottenere il risultato finale, soprattutto per alcuni personaggi come Spider-Man, Iron-Man o Pantera Nera. Siamo partiti da uno studio approfondito dello Script, abbiamo sviluppato dei Concept Art e poi degli StoryBoard. In queste fasi, poi, sono stati molto utili i fumetti dai quali abbiamo preso alcune idee (come Ant-Man sulla freccia di Occhio di Falco). Prima di tutto abbiamo dovuto letteralmente costruire lo scenario, cioè l’aeroporto, da Atlanta e con un Green Screen (ispirandoci  all’aeroporto di Lipsia, in Germania). Abbiamo fatto tutto: cartina in 2D, agli edifici, gli oggetti e le macchine in 3D. Questi dovevano essere 50, inizialmente… alla fine ne abbiamo avuti 800. E gli stessi ambienti da realizzare da 8 sono diventati 14. Successivamente ci siamo dedicati ai movimenti dei personaggi, con video fatti agli stunt. Da questi e in aggiunta con alcune prove sia fotografiche che video fatte agli attori abbiamo creato dei modelli in CGI che abbiamo usato per tutte le scene con i personaggi nascosti da armature o in volo. Poi, ovviamente, abbiamo aggiunto tutte le influenze esterne come la luce, le variazioni cromatiche collegate a questa e via dicendo.

Hai lavorato agli Effetti Speciali sia di Ant-Man che di Captain America – Civil War, dove ritroviamo lo stesso personaggio. Come avete fatto a farlo crescere e rimpicciolire con tanta facilità?

Più o meno abbiamo usato lo stesso processo, sono poche le differenze fra il rimpicciolire e l’ingrandire anche se non si direbbe. Ovviamente abbiamo dovuto cambiare alcuni dettagli della tuta e i materiali usati. Per il resto le modifiche sono state minime anche se l’effetto è completamente opposto. E di base c’è sempre Paul Rudd.

Usate quindi sempre più CGI. Questo deve esser visto come un pericolo dagli attori?

Anche se la CGI si sta diffondendo per me è comunque essenziale avere un attore che reciti. Senza non potremmo catturare cose importanti come le espressioni facciali. Ma chissà, forse in un giorno lontano questa sostituzione accadrà.

Hai lavorato a molte saghe: Captain America, Pirati dei Caraibi, Trasformers, Mission Impossible, Star Trek. Qual è la sfida impossibile che non si può ancora superare nonostante la tecnologia?

Ti direi in modo molto istintivo il tempo. Ma la più grande sfida è proprio quella di realizzare un personaggio umano da zero. Ormai l’acqua, il fuoco, i vari elementi naturali, siamo in grado di riprodurli tutti e quasi alla perfezione. L’uomo ancora no.

A che cosa stai lavorando? Avengers: Infinity War?

Al momento non c’è ancora nulla di ufficiale. Spero di essere coinvolto con il mio gruppo soprattutto perché abbiamo già collaborato con i fratelli Russo proprio per Captain America: Civil War.

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