Quando uscirà una biografia completa ed esaustiva sulle vicissitudini professionali e le lavorazioni dei film di Abel Ferrara sarò il primo a comprarla. Intanto, dobbiamo accontentarci di quello che si capisce dalla visione dei suoi film.

Inopinatamente inserito nel concorso ufficiale, questo "catastrofico" a basso budget, che si svolge a quasi 24 ore da una fine del mondo ampiamente prevista, annunciata e ormai metabolizzata da tutti con una calma che sorprende i personaggi stessi per primi, è tra i film più poveri (in tutti i sensi) del regista e pare pensato, scritto, girato e montato in una settimana.

Inizialmente si temevano le similitudini con Last Night, il film canadese che raccontava anch'esso di un ultimo giorno del mondo con ambizioni autoriali, ma andando avanti se ne rimpiange l'assenza.

Ambientato quasi tutto in una stanza e su un tetto, condito con effetti speciali non solo superflui (fuoricampo per fuoricampo, a questo pun...