In realtà si tratta solo di un'occasione per parlare di nuovo e per un po' di Alla ricerca di Nemo, che è quasi un dovere. Questa settimana esce di nuovo al cinema in 3D, il che significa più che altro in digitale ad alta risoluzione (colori, risoluzione, dettaglio e precisione) e con un senso degli spazi enfatizzato. Spazi che in questo fantastico road movie oceanico sono tutto.
Distanze, immensità, profondità, lontananze e anche piccole alcove domestiche fanno la struttura stessa dell'impresa di salvataggio più clamorosa di sempre, tale proprio perchè mette a contatto grandezze e distanze imparagonabili. L'immensamente piccolo (e immensamente disperato) pesce pagliaccio che compie l'assurdo e impossibile proposito di attraversare l'immensamente grande oceano.
Senza stare a prendersi in giro sappiamo bene che l'aggiunta della terza dimensione è una trovata simile alla rimasterizzazione, cioè un...
Splendido come 8 anni fa, l'oceano di Nemo è ancora più blu (perchè proiettato in digitale) e più profondo (perchè in 3D). Tutto il resto del film invece è straordinario come sempre. Imperdibile...
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