Non fa di certo sconti al pubblico Alps, né intende venirgli incontro in alcun modo, questo occorre saperlo da subito. Si tratta di un film che ha altre ambizioni, è un viaggio non facile da compiere alla fine del quale (e solo a quel punto) se ne potrà comprendere il senso e sentirsene ricompensati.

La storia è quella di un gruppo di uomini e donne che interpretano i morti, cioè si informano (blandamente) su passioni, desideri e abitudini di persone appena decedute e le interpretano per i genitori, i mariti o chiunque lo voglia. Tutto quanto è girato in forma di commedia, con un umorismo gelido fatto di grandi silenzi e impennate di assurdo e ridicolo.

Dove le cose si fanno più intrecciate è sul terreno della contaminazione tra ridicolo, grottesco e tragedia, quando Alps nel giro di pochi istanti vira sul violento, sul terribile e sul drammatico.

Le motivazioni che spingano i protagonisti a fare quello che fanno, cosa si celi n...