Spider-Man dieci anni dopo.

Reiniziare tutto daccapo non era facile, soprattutto avendo alle spalle una trilogia ben riuscita come quella diretta da Sam Raimi nel corso del decennio scorso (giusto Spider-Man 3 si era rivelato un mezzo passo falso rispetto ai due bellissimi film precedenti). Il problema era sicuramente noto alla produzione che se, da una parte, con questo reboot ha chiaramente intenzione di puntare a quel pubblico di giovanissimi che nel 2002 era troppo piccolo per godersi lo spettacolo nei cinema, dall’altra non vuole perdere “gli adulti”, ovvero tutti quelli che certi blockbuster li andranno a vedere (giustamente) anche a settant’anni. Era difficile trovare un equilibrio narrativo tra queste due esigenze, sembrare nuovi senza tradire la storia originale di Spider-Man, e si può dire che in tal senso il team di sceneggiatori abbia fatto un buon lavoro. Nella prima parte del film si avverte spesso nella sensazione di déjà-vu...