Prendete Army of the Dead di Zack Snyder: si tratta di una zombie comedy dal divertito gusto apocalittico, girata con tantissimo stile e amore per il cinema di genere, che con una trama semplicissima, personaggi ben caratterizzati (per quanto stereotipati) e avvincenti scene d’azione si porta a casa un proprio immaginario specifico e riconoscibile. Una cosa mica da poco, che già prometteva esiti fortunatissimi.
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Army of the Dead, la recensione
Ora invece prendete il successivo prequel Army of Thieves di Matthias Schweighöfer: avendo alle spalle un universo consolidato e pronto all’uso come quello creato da Snyder sembrava difficile sbagliare direzione. E invece Army of Thieves fa proprio quello che non doveva fare, buttando via tutto quel lavoro creativo per dedicarsi a uno spin-off (perché di fatto questo è) totalmente avulso da quel mondo, che racconta la storia già fatta e finita di un personaggio secondario – lo scassinato...
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