Qualunque sia stata la molla che, dopo due anni di permanenza nei migliori cassetti delle migliori scrivanie di Hollywood, ha portato alla realizzazione di questa sceneggiatura, è stata geniale. Beastly non si vergogna di cavalcare palesemente la moda del periodo, ovvero le belle salvate dalle bestie in un contesto giovanil-depresso-casto (da Twilight fino a Cappuccetto Rosso Sangue è un profluvio) e lo fa attingendo dalla storia di bestialità e bellezza per antonomasia.

Nel tentativo di adattare la favola non solo alla modernità ma alla moda (che è una corrente della modernità) Daniel Barnz, sceneggiatore oltre che regista del film, si macchia però di superficialità. Per tutto il flim non si può far a meno di credere che abbia pensato che a un pubblico semplice, cui si vuol raccontare una storia semplice, si possa proporre un film fatto in fretta. E del film fatto in fretta Beastly ha tutte le caratteristiche, compresa la...