Benedetta, la recensione

“Il corpo è il tuo peggior nemico”.

Nemmeno 20 minuti dall’inizio di Benedetta e arriva questa frase, pronunciata da una monaca alla piccola protagonista appena arrivata al convento e intenta ad essere iniziata alla vita monacale, che potrebbe riassumere il contrasto cruciale di tutta la carriera di Verhoeven.

La famiglia facoltosa ha condotto la bambina al monastero e, come si usava, ha pagato profumatamente perché fosse presa. Lei è convinta di parlare con la Madonna, la badessa (Charlotte Rampling, finalmente in un ruolo in cui recitare davvero dopo anni di parti scialbe) sembra crederci ben poco, dimostrandosi piuttosto smaliziata nei confronti della spiritualità. 18 anni dopo si troverà a confronto con una ragazza le cui convinzioni di contatto con il divino sono ancora più radicate e la cui determinazione nell’affermarle è ancora più affilata. La passione per un’altra monaca non farà che acuire la necessità di prendere il potere per essere libera di fare ...