Una delle forme di reclutamento dell’ISIS è online. Non solo tramite video di propaganda, ma proprio tramite social media e Skype. Contattare qualcuno che ha mostrato simpatia per la causa da Facebook, intavolare una conversazione che vada a parare su questioni sentimentali, stabilire un contatto Skype, creare un attaccamento e così attirare le persone in Siria. Una giornalista ha fatto tutta la trafila fingendosi convertita alla causa, e questa raccontata da Timur Bekmambetov è la sua storia. Sono tutti attori a recitare e i nomi sono stati cambiati ma è a tutti gli effetti la cronaca di quel che lei ha scoperto e come abbia indagato senza muoversi da casa.
Tutto infatti è fatto in screencasting, tecnica di messa in scena che esiste da alcuni anni e che prevede che tutto ciò che si vede siano schermate di computer, senza il controcampo girato nel mondo reale. Questa è una storia ambientata lì, nei computer. Quando dialogano su Skype vediamo gli attori in volto, la colonna sonora sono ...
Con Profile il regista russo di kolossal sragionati ma dall'ambizione smodata cambia registro, cambia forma e nonostante l'ingenuità trova la dimensione giusta per una storia poco raccontata
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