Lorelei Lee come Diablo Cody? Sarebbe stato bello, anche se di differenze ne corrono parecchie.
La prima è stata (ed è tuttora) una pornostar, la seconda al massimo una spogliarellista. Entrambe hanno sempre amato scrivere, ma se l’esordio della Diablo Cody sceneggiatrice è stata una storia quanto mai casta e lontana dal suo passato professionale (Juno), quella di Lorelei Lee è invece più che mai autobiografica.
“Cherry” infatti è il nome d’arte utilizzato da una giovane diciottenne che da una cittadina di provincia si trasferisce a San Francisco e decide di entrare nel mondo del porno. Logicamente parliamo di una ragazza con la testa a posto, gentile, disponibile, amante della famiglia e inizialmente spinta a darsi al porno da quella solita serie di problemi famigliari (mamma alcolista, papà violento che fantastica violenze sulle due figlie) che da sempre giustificano le scelte estreme delle ragazze di provinci...
Si può fare un film casto sulla sceneggiatura autobiografica di una pornostar? Cherry di Lorelei Lee e Stephen Elliott non osa e non convince...
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