La filosofia è soprattutto una serie di masturbazioni verbali
Irrational Man, Abe/Joaquin Phoenix, Woody Allen, 2015

Le bugie e Kant, il libero arbitro e Kierkegaard, la teoria di Raskòlnikov e Fedor Dostoevskij: se pensate che in Irrational Man ci sia filosofia (del resto il personaggio principale né è docente universitario) avete ragione, del resto nei film di Woody Allen viene sempre offerta allo spettatore una personale visione della vita. Un gesto efferato può essere reputato moralmente giusto se a trarne benefici è l’intera collettività? Quali sono i confini dell’etica e quanto possono essere aggirati dialetticamente? Fin quando è giustificato l’individualismo? E, soprattutto, quanto conta la fortuna nei destini di tutti noi?

Allen racconta con la sua solita leggerezza alcune delle questioni più dibattute della filosofia moderna e romantica. Lo fa bene? Lo fa male? Ormai dividere i film del cineasta newyorkese in “quelli buoni” e “quelli cattivi” è diventata una semplifi...