La recensione di Chang a canestro, il film su Disney+ dal 10 marzo

Chang ha un obiettivo ed è imparare a schiacciare. È alto un metro e 77 centimetri, non arriva nemmeno al ferro, ma ha 11 settimane per farcela e vincere molto di più della maglietta indossata da Kobe Bryant in una partita storica che il suo rivale ha scommesso. Nella sfida della schiacciata c’è l’idea di porsi un obiettivo, migliorare e raggiungerlo per dimostrare a se stesso di essere di più di quello che Chang nella stanchezza della madre, di quello che vede intorno a sé, essere a livello della ragazza che ha adocchiato, cambiare la propria vita. È esattamente il principio in virtù del quale Rocky si allena come si allena, non per vincere contro Apollo ma per dimostrare a se stesso di poter essere altro da quel poco che è. La dedizione come massimo valore etico e morale capace di purificare anche l’animo più perdente.

Chang a canestro è il primo film scritto e diretto da Jingyi Shiao, è una teen comedy sportiva e co...