Dopo essersi rinchiuso tra le mura domestiche londinesi nel brillante e inventivo Locked Down, Doug Liman torna dietro la macchina da presa con il tutt’altro che convincente film post apocalittico/fantascientifico Chaos Walking. Se le limitazioni produttive del precedente (pochi ambienti, pochi attori, pochi fronzoli) avevano tirato fuori da Liman un estro registico avvolgente, al contrario la totale libertà e apertura di questo film (che delle grandi e complesse ambientazioni fa il suo forte) diventano un freno per la creatività. La colpa, in gran parte, è anche della sceneggiatura di Patrick Ness e Christopher Ford: Chaos Walking è un vero caos narrativo nel senso della parola, ambisce all’epopea futurista senza preoccuparsi di costruire le regole e la credibilità del proprio mondo. Com’è possibile calarsi in un mondo inventato se non lo si capisce?

Il mondo in questione è un pianeta colonizzato dagli umani nel futuro. Non si sa per quale motivo, ma una parte della popolazione umana ...