Una balla di fieno che rotola nel deserto. Immagine archetipica di molti western (fino all’omaggio coeniano) che torna anche in Chi è senza peccato -The Dry: simbolo di erranza e di solitudine che del film si fa precisa rappresentazione. Adattamento cinematografico del pluripremiato romanzo omonimo scritto da Jane Harper, la storia ha come protagonista il detective di polizia Aaron Falk (Eric Bana), che dopo 20 anni fa ritorno nella sua città natale in occasione del funerale del suo vecchio amico d’infanzia Luke. La polizia locale ritiene che quest’ultimo, prima di togliersi la vita, abbia ucciso sua moglie e suo figlio; Falk accetta così con riluttanza d’indagare sul caso per capire se si tratta di qualcosa di più di un omicidio-suicidio. Le ricerche porteranno alla luce una vecchia e profonda ferita che ha coinvolto il detective diversi anni prima, quella della morte di una ragazza di 17 anni, amica di entrambi gli uomini.

Aderendo a un sottogenere ormai ricorrente (vedi ...