La recensione di Chupa, il film di Jonas Cuaron disponibile su Netflix

A giudicare da Chupa, il suo secondo lungometraggio, Jonas Cuaron ha due padri: quello biologico, Alfonso, da cui riprende un certo modo di guardare il Messico attraverso i viaggi in macchina e le impressioni di un ragazzino che dall’America fa una vacanza nella terra da cui viene la sua famiglia ma di cui sa poco (alcune inquadrature da fuori il finestrino dell’auto verso l’interno sembrano prese da Y Tu Mama Tambien); ma soprattutto Steven Spielberg, dal cui cinema ruba tutta la introduzione (sembra l’inizio di un film di Indiana Jones) e più in grande l’idea di una storia che finge di essere sul rapporto tra un bambino e una creatura da proteggere dai cattivoni e in realtà parla di altre questioni.

Siamo a metà anni ‘90, ce lo rivelano un poster di Jurassic Park nella camera dei protagonisti e la maniera in cui sono vestiti i ragazzi, quando Alex, ragazzo di famiglia messicana da sempre vissuto in America, viene...