Ci sono tantissimi talenti della letteratura che pubblicano le loro prime opere online, dovremmo pubblicare qualcuno di loro, qualcuno di fresco e innovativo!”, è la prima frase pronunciata da Anastasia Steele alla riunione dei direttori della casa editrice cui è ammessa per causa di forza maggiore, nonostante fino a pochi secondi prima fosse solo segretaria, e nemmeno a dirlo sarà un’idea ritenuta ottima da tutti.
La medesima ingenuità che si trova in questo momento in cui E. L. James (scrittrice dei romanzi da cui è tratto il film, inizialmente pubblicati solo online) e suo marito Niall Leonard (con cui ha cosceneggiato il film) lodano indirettamente se stessi, domina tutto un film in cui sembra che chi ha adattato il romanzo non sappia che il sadomaso, sul grande schermo, fa letteralmente ridere a meno che si abbia un’idea molto precisa di come mostrarlo per liberarlo da anni di prese in giro. E davvero non era possibile aspettarsi da una scrittrice poco avvezza all’audiovisivo e d...