Non è un documentario normale Citizenfour, si posiziona esattamente al centro tra il giornalismo e il cinema, in una forma incredibile di manipolazione artistica delle notizie nel loro svolgersi.

È stato girato nei giorni in cui Edward Snowden era fuggito dagli Stati Uniti e aveva maturato la decisione di svelare al mondo la maniera in cui il suo paese spiava le conversazioni di tutti (capi di stato stranieri inclusi), le sue rivelazioni avrebbero portato alla più grande fuga di notizie della storia e contemporaneamente alla più massiccia caccia all’uomo che si ricordi. Paradossalmente vediamo questo film ad anni di distanza dagli eventi che racconta e dunque sappiamo in realtà già tutto ma nelle sue scene ogni cosa prima deve ancora accadere, dopodichè accade e abbiamo la possibilità di vedere il controcampo della grande caccia. Dov’era Snowden quando tutti lo cercavano, cosa faceva, con chi parlava, cosa pianificava e cosa pensava?

Ad essere stata scelta per questo compit...