La recensione di Cobewb, film di Kim Jee-woon presentato a Cannes 76

Può sembrare assurdo, ma è proprio così: il regista di thriller magnifici e angoscianti Kim Jee-woon (I Saw the Devil, Two Sisters, Bittersweet Life) è lo stesso dietro la macchina da presa di Cobweb. Dopo l’intensità di un cinema della tensione, asciutto nello stile e crudo negli intenti, Kim Jee-woon con Cobewb ha infatti messo da parte il perturbante per inseguire un sogno surreale nel segno della commedia degli equivoci; una storia di cinema e di passioni (quella di un regista chiamato Kim… ma non solo) ristretta nell’unica location di un teatro di posa.

Per quanto la trama sia avvincente e la dimensione comica accattivante, in Cobweb lo stile di Kim Jee-woon perde in forza visiva, l’autore mostra e parla di cinema continuamente ma non riesce a costruirci sopra un discorso forte e coerente.

L’idea e il tono di Cobweb sono molti simili a quelli di Cut! Zombi contro zombi di Michel Hazanavicious: si inizia con il f...