Come sono diventato un supereroe, la recensione

È evidente il potenziale seriale di Come sono diventato un supereroe. Non solo per un finale che è anche un’apertura, ma perché fa della costruzione di un mondo “speciale” e delle sue dinamiche il suo obiettivo principale. Un poliziesco vestito da film di supereroi, o meglio un film di supereroi vestito da poliziesco: il regista esordiente Douglas Attal si diverte a mischiare generi, riferimenti e prototipi. Il risultato non è affatto male e nonostante non brilli certo per originalità di trama e sviluppi (che anzi sono sempre piuttosto prevedibili), Come sono diventato un supereroe ha il merito di misurarsi con grinta e faccia tosta con il modello supereroistico, ormai appannaggio degli americani.

Il modello proposto da Come sono diventato un supereroe è però decisamente più produttivo che ideale e poetico. Se da una parte il film afferma che fare questo tipo di film in Europa è possibile (avendo risultati buoni), dall’altra Come sono ...