Comedians, la recensione

La mossa giusta Gabriele Salvatores l’aveva già fatta, nel 1987, e cioè non adattare Comedians di Trevor Griffiths in un film, ma fare un film autonomo prendendo spunto da esso, rubando personaggi, un po’ la situazione e cambiando molto, specialmente l’intreccio, per favorire i meccanismi del cinema. All’epoca quel testo era recente, aveva solo 12 anni, e Salvatores l’aveva già portato a teatro, la versione per il cinema (intitolata Kamikazen – Ultima notte a Milano) era quindi un’altra cosa. Era un film autonomo. Adesso, nel 2021, cade nell’errore in cui non cadde anni fa: sceglie di girare un film come fosse un’opera teatrale, ritagliandosi variazioni e dettagli di stile possibili solo al cinema nei punti meno utili, trovando lo specifico filmico lì dove non cambia nulla.

La storia è quella di un gruppo di aspiranti comici, tutti con un altro lavoro che vorrebbero mollare, che si preparano per una serata a lungo attesa in cui ci sarà un talent scout che...