Con modelli di cinema di intrattenimento come questo è impensabile costruire un rapporto sano con il pubblico contemporaneo. Diabolik era un palese tentativo di flirtare anche in Italia con il cinecomic e con le proprietà intellettuali note, ma di farlo a modo nostro, come è corretto. Il prodotto finito fa venire dubbi serissimi sulla capacità del cinema italiano tradizionale (del quale sono esponenti i Fratelli Manetti, in attività da più di vent’anni) di dialogare con ritmo, intrattenimento, gioia di filmare e capacità di divertire un pubblico in cerca di cinema spettacolare. Che l’industria italiana sappia produrre cinema spettacolare lo sappiamo, perché lo fa per produzioni internazionali che vengono a girare da noi, che l’industria sappia concepirlo e girarlo è un altro paio di maniche e a giudicare da questo film e dal suo ritmo volutamente mortifero l’impressione è che non sappia proprio pensarlo.

Il Diabolik dei fratelli Manetti sceglie un registro denso e distaccato, in cui tu...