Gavin Hood prende la decisione giusta per mettere in film lo script di Guy Hibbert in cui dal capitano al generale, fino al primo ministro passando per i diversi gradi e le diverse sfere del potere legale e politico di Gran Bretagna e Stati Uniti, tutti sono coinvolti nella decisione di sparare un singolo missile. L’obiettivo sono alcuni dei nomi che stanno più in alto nella lista dei ricercati della NATO, i problemi invece sono vari. Prima sarà la cittadinanza statunitense e britannica di alcuni degli obiettivi a porre delle questioni di opportunità, poi invece la presenza nel luogo del futuro impatto del missile di una bambina ingenuamente posizionatasi là dove non deve stare. Nessuno vuole la responsabilità di aver dato quell’ordine, tutti però vogliono che sia fatto.

È difficilissimo scrivere e poi mettere in scena un film come Il Diritto di Uccidere, un dramma da camera tutto dialoghi e interazioni teatrali, giocato in almeno 4 location principali diverse che le tecnologie digital...