El nido, la recensione | Trieste Science+Fiction Festival 2021

L’esordiente Mattia Temponi, nel 2015, ha ideato la storia di El nido, ora tristemente con più di un punto in contatto con la realtà, in cui si ritrae un’umanità costretta a rifugiarsi in luoghi sicuri e a rimanere in quarantena per evitare un contagio che trasforma gli esseri viventi in creature violente e aggressive quasi in stile zombie. Ad affrontare questa situazione complicata ed emotivamente impegnativa sono due sconosciuti che si ritrovano a convivere in un “nido”: la giovane Sara (Blu Yoshimi) è stata infatti morsa da una persona infetta mentre fuggiva uscendo da scuola, e a prendersi cura di lei è un volontario, Ivan (Luciano Cáceres) che decide di non seguire i protocolli che lo obbligherebbero a porre fine alla vita della ragazza, curandola e controllandone le varie fasi della trasformazione. Sara, dopo l’iniziale disperazione, inizia a comunicare con Ivan, stabilendo con lui un ra...