Inspira, espira. Si tratta dell’atto più banale, eppure il più importante e significativo della vita. Ed è concentrando tutte le sue energie e la sua forza drammatica intorno al respiro (o alla sua mancanza) che Estraneo a bordo di Joe Penna dipinge un ritratto umano magnetico e delicato. Racchiuso da un’apparato sci-fi e da thriller ad alta tensione, Estraneo a bordo usa ottimamente il genere per volgersi però alla sostanza prettamente umana della sua storia, portando all’attenzione di chi guarda, più di ogni altra cosa, il significato vitalistico di questo gesto.

La premessa è molto semplice: un medico (Anna Kendrick), un biologo (Daniel Dae Kim) e un capitano di bordo (Toni Collette) partono per una missione di ricerca su Marte, durante la quale potranno portare avanti i loro studi. La scoperta di un estraneo a bordo (Shamier Anderson), tuttavia, li metterà di fronte a scelte di mera sopravvivenza e di sacrificio, non avendo sulla navicella abbastanza ossigeno per respirare tutti e ...