Ezio Bosso: le cose che restano, la recensione

Il vuoto lasciato nel mondo della musica, e in generale dell’arte, da Ezio Bosso appare davvero grande pensando al suo talento, alla sua voglia di vivere e alla sua capacità di essere in grado di parlare di musica e, successivamente, della sua malattia, coinvolgendo gli ascoltatori e gli interlocutori con una spontaneità e un’intensità rare.
Il regista Giorgio Verdelli delinea ora un ritratto significativo ed emozionante, seppur non esaustivo, della sua carriera e della sua vita con il documentario Ezio Bosso: Le cose che restano, in arrivo nei cinema il 4-5-6 ottobre 2021 dopo la presentazione, fuori concorso, alla Mostra del cinema di Venezia.

Il compito di ripercorrere la sua vita e la sua incredibile carriera è stato affidato ad alcune interviste allo stesso Ezio, ai membri della sua famiglia, ai suoi amici e colleghi. Sullo schermo si svela così il primo approccio alla musica, svelando poi i primi passi compiuti suonando i...