Fear Street Parte 2: 1978, la recensione

Dopo la partenza macchinosa e confusionaria del primo capitolo, una deludente galleria di elementi horror senza troppo spessore (narrativo, estetico), con Fear Street Parte 2: 1978 possiamo tirare un sospiro di sollievo: la trilogia diretta da Leigh Janiak si riprende – per il momento – alla grande. Concentrandosi parallelamente sull’origin story di uno dei numerosi killer che affollavano l’episodio iniziale e scavando nel significato della maledizione della strega (che chiarisce la sua direzione metaforica), Fear Street Parte 2: 1978 riesce finalmente a trovare il giusto focus, portandosi a casa nel contempo un soddisfacente esercizio registico.

Sarà che lo sceneggiatore è diverso (Zak Olkewicz, mentre il primo è scritto da Leigh Janiak e Phil Graziadei), sarà che già l’ambientazione, un camping estivo sul lago, insieme alla fotografia e ai costumi mettono subito nel mood da Venerdì 13 e da horror slasher anni ’70/’80 (m...