Spogliato di ogni sua componente simbolica e storica, che ne fa un baluardo vivente della tragedia atomica vissuta dal Giappone, Godzilla svela di riflesso anche un profondo desiderio di riscatto e di determinazione. E di autodeterminazione, quindi, la stessa che si cela dietro la natura mostruosa e distruttiva di una creatura che esorcizza il dolore di un popolo intero, di volta in volta provocandolo o battendosi con altri kaiju. Quella stessa determinazione pervade ogni immagine di Godzilla: Il Pianeta dei Mostri, primo capitolo di una trilogia animata sbarcata ora su Netflix con il primo dei suoi film. Da una premessa molto lontana dal classico soggetto, arriva un film teso e di pura azione, con qualche inciampo sul versante della caratterizzazione, ma emotivamente denso.

L’incipit è di quelli che artigliano e non lasciano andare: l’apocalisse è già arrivata e l’umanità è stata sconfitta. Il mostro che sorge dagli abissi salvo poi ritornarvi in questo caso è rimast...